Al termine verrà deposta una corona di alloro alla lapide dei Caduti
Si svolgerà stamani, presso la sala consiliare del Comune di Manduria, la premiazione della seconda edizione del concorso scolastico “Cosimo Moccia – partigiano solidale”, iniziativa promossa dalla sezione di Manduria dell’Anpi, intitolata proprio al carabiniere Moccia.
Durante la cerimonia, che inizierà alle 10, interverranno il presidente della sezione Anpi di Manduria Salvatore Fanuli, il commissario straordinario Luigi Cagnazzo, il preside Michelino Fistetto. Il coro degli alunni dell’istituto comprensivo “Don Bosco” proporrà alcuni canti patriottici. Al termine verrà deposta una corona di alloro alla lapide dei Caduti.
“Resistenza quotidiana: con quali comportamenti e strumenti oggi un giovane può testimoniare la sua adesione ai valori della Costituzione e diffonderli presso i suoi coetanei?”: questo è il tema scelto per l’edizione di quest’anno del concorso.
«Dedicato sempre al caro Cosimo Moccia, il tema ha lo scopo di domandare ai nostri giovani in che modo oggigiorno si può essere partigiani, ma soprattutto ha lo scopo di lasciare, con questo quesito, lo spazio ad un’idea di libertà, di giustizia e di eticità che oggi, purtroppo, viene minata dai continui attacchi di odio profondo che ci portano spesso a vivere con distacco la nostra realtà» ci spiega Salvatore Fanuli. «I nostri ragazzi, che spesso dimostrano di possedere menti aperte opponendosi anche con un educato “non mi sta bene”, avranno con questo concorso la possibilità di farci capire come possano essere, per noi adulti, fonte di ispirazione ed allo stesso tempo studiare, comprendere e riflettere su un argomento che riguarda tutti da vicino. Ecco perché l’ANPI di Manduria quest’anno ha voluto proporre questo tema, perchè l’educazione scolastica possa stimolare maggiormente i più giovani al rispetto reciproco, all’uguaglianza, all’accoglienza. Perché per essere ‘partigiani’ oggi c’è bisogno di gesti d’amore, c’è bisogno di bellezza, e la bellezza la si può trovare nelle arti, tutte, dalla fotografia, alla poesia, alla pittura. Questo è il nostro scopo, utilizzare la bellezza come forma di resistenza contro l’odio che circonda le nostre vite».