La posizione del Veglie: «Per noi un campionato straordinario: in casa 13 vittorie e un pareggio con il Matino, ma con un rigore da noi sbagliato a 15 minuti dal termine»
«Siamo arrivati al momento della verità. Chi lo avesse immaginato nell'estate scorsa, sarebbe passato per matto. Si veniva fuori da un campionato disastroso e da un decimo posto in classifica, alleviati soltanto da un girone di ritorno veramente decoroso (ventidue punti con sole tre sconfitte contro le tre squadre più forti del campionato) con un finale patetico, giocato sul campo di Salice Salentino con soli undici giocatori in distinta.
Appunto, un campionato tutto in trasferta tra i campi sportivi di Novoli e di Salice Salentino, senza mai vedere il terreno di casa che, pure, avrebbe dovuto essere consegnato nel novembre 2017. Con gli svincoli era stata azzerata quasi tutta la rosa dei giocatori, con soli quattro rimasti tesserati. Era necessario ripartire da zero e la dirigenza aveva iniziato da subito, rivolgendosi al giovane allenatore Christian Tondi, già protagonista lusinghiero nella sua breve carriera con la Futura Monteroni e con l’Atletico Veglie. Con lui, arrivarono subito una decina di giocatori (molti dall'Atletico e qualcuno addirittura fermo da qualche anno) e poi si è costruita con certosina pazienza una compagine, che si sperava avrebbe riscattato l’infausto campionato 2017-18.
A costituire il gruppo tecnico biancazzurro sono poi arrivati :Adriano Petrelli (allenatore dei portieri), Gaetano Sambati (preparatore atletico) e l’indimenticato Mario Colletta (ex giocatore del Veglie di trenta anni fa e allenatore protagonista della scalata dalla Terza Categoria alla Promozione di quindici anni fa), sanitario di grande esperienza. Con un entusiasmo che cresceva man mano che si aggiungevano al gruppo iniziale altri giocatori di provata esperienza, si è giunti all'inizio di campionato che ha già fatto comprendere come il Veglie sarebbe stato capace di regalare molte soddisfazioni. E così, recuperato il campo di casa, i biancazzurri hanno finora vinto tredici partite, pareggiandone solo una con la Virtus Matino per un calcio di rigore sbagliato a un quarto d'ora dalla fine e se si contano le due trasferte (una in coppa e una in campionato) con l'Atletico (ovviamente disputate a Veglie e le partite di coppa con Leverano e Manduria, le vittorie diventano diciassette. A dimostrazione di quanto sia importante il campo amico. Nel girone di andata, pur con qualche colpo a vuoto e con uno scarso rendimento in trasferta, i biancazzurri non si sono mai spostati dai primi tre posti in classifica. Nel girone di ritorno, quando si temeva che la maggiore difficoltà delle trasferte avrebbe rallentato la corsa, si è verificato l'opposto perchè il Veglie, dopo aver vinto come d'abitudine le sette partite interne, è riuscito ad espugnare i difficili campi di Copertino, di Galatone, di Monteroni, di Castrignano del Capo (Capo di Leuca) dove erano state battute le due battistrada Virtus Matino e Manduria, e di Poggiardo (dove il Manduria aveva pareggiato).Pareggiando a Racale e, soprattutto, in rimonta in casa della supercorazzata Virtus Matino.
Nel girone di ritorno , siamo primi e imbattuti (cosa non riuscita nè alla Virtus Matino nè al Manduria, sia all'andata che al ritorno), abbiamo rosicchiato un solo punto alla Virtus Matino, ma ben quattro al Manduria. Il campo di Veglie è l'unico imbattuto del campionato e potremmo aggiungere altri primati,ma ci fermiamo qui , convinti come siamo, che il vero vincitore morale di questo campionato sia il Veglie, partito con poche risorse e in umiltà in una Prima Categoria che doveva essere dominata da due supercorazzate (almeno così le definiva la stampa ), che hanno speso due o tre volte di più per raggiungere gli obiettivi ,ma che,come la Virtus Matino non sono riusciti a batterci (unica squadra ) nè all'andata nè al ritorno.
Noi ,il nostro campionato lo abbiamo già vinto e ci prepariamo serenamente allo scontro di domenica col Manduria che definirà la classifica del secondo e del terzo posto , con la consapevolezza di essere pronti a dare tutto per regalare un'altra gioia al nostro incomparabile pubblico.
VIVA VEGLIE BIANCAZZURRA
Lorenzo Catamo