martedì 26 novembre 2024


28/04/2019 07:42:19 - Manduria - Attualità

«Se in Germania avessero la fortuna di avere un posto come quello in cui dovrà sorgere il depuratore consortile, sarebbe sicuramente una zona naturalistica protetta: una natura così delicata e generosa merita di essere salvaguardata, per sempre»

 

Nell’area del cantiere del nuovo depuratore vivono anche diversi cittadini stranieri: c’è chi vi trascorre le vacanze e c’è anche chi vive tutto l’anno in questa vera e propria oasi naturale. Proprio questi cittadini stranieri ieri pomeriggio hanno tenuto una conferenza stampa per esprimere un’opinione sull’intervento dell’uomo che sta per stravolgere l’area adiacente alle Riserve Naturali e alla contrada “Urmo-Belsito”.

“Sono persone che hanno investito, comprando case altrimenti abbandonate, le hanno ristrutturate, o ne hanno costruite di nuove, non abusive, pagando le tasse ai vari comuni, dando lavoro a tanti piccoli imprenditori che lavorano nell’edilizia” è riportato in una nota dell’associazione Save the Sea – Save the Future. “Hanno creato giardini bellissimi al posto di campi abbandonati a rischio di incendio, rispettando la flora locale. Acquistano vigneti ed uliveti, ripristinando i muretti a secco e le colture, dando lavoro a contadini, agronomi e potatori, creando piccole attività, magari vendendo olio e vino nei paesi d’origine.

Possiamo dire che una piccola economia gira intorno a queste persone che credono e investono in questa terra. Non è solo una questione puramente economica, una rivalutazione del prezzo dei terreni e delle case, è anche una riscoperta della vita in campagna, un’ibridazione di culture diverse, un’apertura del territorio verso il mondo: anche grazie all’arrivo di gente da ogni dove, è diventato un posto migliore.

Ma vivere in questi posti isolati ed abbandonati da Dio non è facile, perché non ci sono servizi, anche i più basilari come acqua e fogna, quindi bisogna dotarsi di pozzo o cisterna e fossa biologica, e spesso salta anche la luce. Poi ci sono i ladri, che rubano di tutto, e quindi bisogna barricarsi, dotarsi di allarmi e vigilanza privata, perché qui vigili e polizia non esistono, anche se siamo in Italia e si pagano le tasse comunali, provinciali, regionali, statali. Come se non bastasse le strade sono buie, spesso non asfaltate o ridotte in condizioni pietose, per non parlare della situazione rifiuti, una vera vergogna!

Infine ecco la spada di Damocle che ora pende sulla loro come sulla nostra testa: il depuratore consortile di Sava, Manduria e delle marine, che stravolgerà l’area”.











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