Si chiama “Transatlantica” lo spettacolo che il trio proporrà nei Paesi del Golfo sino al 6 maggio prossimo
E’ partito l’altro ieri sera, dal Kuwait, l’EU Gulf Tour del gruppo pugliese “Dario Pinelli Trio”. Una settimana fra Kuwait, Arabia Saudita e Bahrain, proponendo i successi storici e indimenticabili della musica italiana, miscelate con il virtuosismo tecnico di Dario Pinelli – tra i più apprezzati chitarristi gypsy swing al mondo - e con il modernissimo sound hip hop o r&b dell’elettronica, che il gruppo ha sobriamente inserito nel proprio sound.
Il tour del trio, composto dallo stesso Pinelli (chitarra solista, synth e voce), da Ivano Corvaglia (basso) e Marco Iunco (batteria e pad elettronici) è promosso dall’Unione Europea e dall’ambasciatore Michele Cervone d’Urso, che guida la delegazione dell’Unione Europea in Arabia Saudita, Bahrain, Kuwait, Oman e Qatar
Si chiama “Transatlantica” lo spettacolo che il trio proporrà nei Paesi del Golfo sino al 6 maggio prossimo.
«E’ una piacevolissima novità» afferma Dario Pinelli, «il fatto di poter esportare la nostra musica in Paesi con cultura e tradizioni così differenti dalle nostre. Siamo davvero lusingati per quest’invito, che abbiamo subito accettato molto volentieri, e ci sentiamo anche un po’ pionieri visto che l’Arabia Saudita ha aperto da pochissimo le porte alla musica pubblica».
Lo spettacolo del “Dario Pinelli Trio” sta emozionando il pubblico di mezzo mondo. Il fittissimo calendario di appuntamenti passa anche dalla Germania all’Europa dell’Est, dalla Svizzera al Golfo.
Da “Mambo Italiano” a “Sing Sing Sing”, lo show “Transatlantica” sembra non avere né tempo, né età.
«Tutto converge in un’unica direzione, che è quella di divertire e divertirci» aggiunge Pinelli. «Siamo riusciti, insieme con i miei preziosissimi colleghi, a creare uno spettacolo che non deve rinunciare a nessun tipo di ascoltatore. Abbiamo un pubblico così eterogeneo che non troveresti nemmeno alle Poste!».
Il trio ha appena pubblicato, su tutte le piattaforme digitali, il nuovo album che prende lo stesso nome del tour; un album della durata di 50 minuti registrato rigorosamente “Live” nello splendido teatro di Nardò.
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