Mons. Pisanello: “Sono passati 1700 anni ma di loro si ricorda la loro storia, perché ciò che hanno fatto, lo hanno fatto per amore di Gesù Cristo, nel nome e con Gesù Cristo”
Santa Lucia e Sant’Irene sono tornate a casa. Le spoglie delle due Sante – presenti ad Erchie per il rito dell’Ostensione che si è svolto dal 24 aprile al 4 maggio scorsi – sono ripartite ieri sera verso le rispettive località dove sono custodite, a Venezia il corpo di Santa Lucia e a Catignano (Pescara) il corpo di Sant’Irene. Ad accompagnare a casa Santa Lucia c’era anche il sindaco di Erchie Giuseppe Margheriti che ha viaggiato accanto alle reliquie della Protettrice di Erchie.
L’intera comunità di Erchie ha salutato ieri sera per l’ultima volta la sua Patrona Irene e la sua Protettrice Lucia. Le cattive condizioni meteorologiche hanno costretto gli organizzatori a spostare la Santa Messa, presieduta da monsignor Vincenzo Pisanello, vescovo di Oria, dall’altare allestito in piazza Umberto I alla Chiesa Madre, apparsa troppo piccola per accogliere i numerosissimi fedeli e pellegrini che si sono stretti con devozione e venerazione attorno alle due Sante,
La cerimonia è stata suggestiva e ha vissuto momenti di grande commozione. A fare un “ritratto” autentico, e permeato di grande spiritualità, di Santa Lucia e di Sant’Irene, due donne martirizzate agli inizi del 300, è stato monsignor Pisanello: “Sono passati 1700 anni ma di loro si ricorda la loro storia, perché ciò che hanno fatto, lo hanno fatto per amore di Gesù Cristo, nel nome e con Gesù Cristo”. Lucia e Irene rappresentano una testimonianza forte di questo amore perché hanno donato la loro vita al Signore. “Il loro amore – ha spiegato il vescovo di Oria - è stato talmente forte, talmente totalizzante, che ha riempito l’anima di queste due ragazze capaci anche di rinunciare alla propria vita: l’amore per Dio o è cosi o non è amore”.
“Abbiamo vissuto giornate indimenticabili – ha aggiunto don Pietroronzo Cinieri, Rettore dell’unità Pastorale di Erchie (diocesi di Oria) - L’intera comunità si è stretta attorno alle due Sante esprimendo profondi sentimenti di devozione e di fede. Il cuore e la passione, ancora una volta, hanno fatto la differenza”,
Profondamente commosso il sindaco di Erchie, Giuseppe Margheriti: “Nessuna delle due Sante immaginava che 1700 anni dopo si sarebbero incontrate ad Erchie. Non voglio dire addio, ma un arrivederci a Lucia ed Irene: Erchie vi aspetta”.
Lo storico evento ha richiamato nella città brindisina diverse decine di migliaia di persone. Undici giorni di festeggiamenti civili e religiosi per rendere omaggio alle due Sante, i cui corpi sono stati collocati nel Santuario di Santa Lucia e nella Chiesa Madre, Subito dopo la funzione religiosa, sotto una pioggia battente, fedeli e pellegrini hanno voluto pregare e venerare per l’ultima volta le due Sante prima delle loro partenza. Alla Santa Messa, in rappresentanza della Croce rossa italiana, erano presenti le Sorelle Carrozzo e Galeone.