lunedì 25 novembre 2024


29/05/2019 09:52:17 - Provincia di Taranto - Politica

La soddisfazione del consigliere regionale Giuseppe Turco: «E’ la vittoria di tutto il nostro gruppo»

 

A Torricella la percentuale di voti più alta di tutta la Penisola per “+Europa”: con il 31,68% è stato il partito più votato in questo centro dell’area orientale della provincia. Staccati tutti gli altri partiti: quasi il 12% di divario con la Lega, primo partito in Italia, ma che a Torricella si è “fermato” al 19,82%; quasi il doppio, poi, i consensi rispetto al Movimento 5 Stelle (15,96%) e Forza Italia (15,845). Ad una sola cifra la percentuale, peraltro uguale, per Fratelli d’Italia e Pd: 108 voti a testa, pari al 6,61%.

A far da traino al partito “+Europa” è stata, a Torricella, la candidatura dell’attuale assessore regionale all’Urbanistica Alfonsino Pisicchio, sul quale sono confluite le preferenze del consigliere regionale Giuseppe Turco e dell’intera Amministrazione.

«Questo risultato rappresenta per noi una grande soddisfazione» le parole del consigliere regionale Turco all’indomani delle votazioni. «E’ una vittoria non solo mia, ma di tutto il gruppo che amministra Torricella: insieme, abbiamo scelto di far convergere i nostri voti ad un uomo, Pisicchio, capace, esperto ed estremamente affidabile. Più che il partito, abbiamo valutato il candidato e a lui, per quanto sinora dimostrato nella sua attività politica, abbiamo rivolto un tributo di stima».

Infliggere distacchi così ampi a partiti che operano da anni nel campo politico nazionale è stata una vera e propria impresa.

«Noi non potevano contare sul voto di opinione» conferma Giuseppe Turco. «Ciò che è invece accaduto a partiti che già dispongono da tempo di uno zoccolo duro di elettorato. Siamo partiti da zero e abbiamo potuto raggiungere questo risultato grazie alla fiducia che la gente ripone in me e in tutti gli amici dell’Amministrazione. In tanti si erano lasciati andare a previsioni nefaste sul risultato che “+Europa” avrebbe conseguito a Torricella: c’è chi ha previsto non più di 100 voti. Abbiamo invece smentito i gufi per l’ennesima volta. Qualcuno dovrebbe ricordare come il nostro gruppo non è nuovo a simili imprese. Un esempio? Quando, alle Politiche di un po’ di tempo fa, puntammo su Di Pietro.

Io, francamente, mi aspettavo questo riscontro: fra i 500 e i 550 voti qualora le schede valide fossero state intorno a 1.700 (come è poi accaduto); 700 voti circa se alle urne si fossero recati 2.000 elettori».











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