«Chiediamo alle forze dell'ordine di starci vicino perché solo facendo sistema con le istituzioni potremo venirne fuori»
Attentato incendiario la scorsa notte ai danni del bar «Giba» di San Pietro in Bevagna. Ad un mese di distanza dal precedente
episodio, i malviventi sono così entrati nuovamente in azione, dando fuoco al locale dell’imprenditore di Francavilla Fontana che dopo la città degli Imperiali e Campomarino ha deciso di investire nella marina di Manduria.
A differenza della scorsa volta quando le fiamme furono spente da una guardia giurata, questa volta i criminali hanno provocato più danni distruggendo la nuovissima insegna e annerito tutta la facciata.
«Certe cose – ha scritto sul suo profilo Facebook l’imprenditore Giovanni Lopalco -, le ho viste nei film e sentito parlare ai telegiornali mai pensando potessero capitarmi....finché avrò la passione per questo lavoro e la voglia di far crescere il nostro
territorio non mollerò di un centimetro». Il locale era pronto per l’inaugurazione».
La sezione di Manduria della Confcommercio ha diffuso un nota di condanna del grave episodio.
«Un atto doloso che lascia attoniti; tutti noi siamo vicini al collega del Giba gelateria - San Pietro in Bevagna che con tanto impegno, sacrificio e passione sta investendo nella nostra comunità. Chiediamo alle forze dell'ordine di starci vicino perché solo facendo sistema con le Istituzioni potremo venirne fuori».
Sull’episodio interviene anche il neocostituito Presidio della legalità di Libera “E. Basile” di Manduria. Ecco la nota a firma del presidente Danilo Dinoi.
«Appresa la notizia del danneggiamento ad opera di ignoti subìto dall'esercizio commerciale "GIBA", avvenuto a pochi giorni dall'apertura della nuova sede in San Pietro in Bevagna, il Presidio della Legalità "Emanuele Basile" di Manduria, rappresentanza locale di Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie esprime la più viva solidarietà all'imprenditore ed ai dipendenti e chiede alla cittadinanza ed alle istituzioni tutte di unirsi, ognuno per quanto in suo potere, in una chiara e forte azione di contrasto all'illegalità per il futuro di un territorio e di una comunità già fin troppo sofferenti. Il bene comune va perseguito quotidianamente e non si può abbandonare una terra splendida e ricca di potenzialità all'operato di malfattori. La Manduria civile esiste e resiste».