La somma determinata da un commissario ad acta
Un’area di poco più di 3.500 metri quadrati, espropriata dal Comune nel 1997 al fine di realizzare opere di urbanizzazione primaria (fogna pluviale, rete idrica, viabilità), è venuta costare, 22 anni dopo, oltre un milione e mezzo di euro.
La somma è stata determinata, nei giorni scorsi, da un commissario ad acta (Fabio Russo, del Dipartimento di
Ingegneria Civile, Edile e Ambientale dell’Università “La Sapienza”), nominato per dirigere la querelle giudiziaria fra il Comune e i proprietari di quest’area, che si trova in una zona periferica a sud della città e per la precisione è delimitata ad est dalla strada vicinale “La Creta”, a sud da via S. Nicola, ad ovest da via G. Marconi e via delle Perdonanze e a nord da via Benedettini d’Aversa.
Sulla base delle valutazioni e dei calcoli dettagliatamente riportati nell’allegata relazione istruttoria definitiva, queste le somme complessive spettanti ai signori Ferretti, proprietari dell’area: indennizzo patrimoniale 594mila euro; indennizzo non patrimoniale: 59mila euro; calcolo della rivalutazione monetaria e degli interessi alla data del 31 marzo scorso: poco meno di 147mila euro; rivalutazione interessi moratori oltre interessi al 31 marzo: 476mila euro; danni ulteriori: 246mila euro. Il totale ammonta quindi a poco meno di un milione e 524mila euro.
«Il bilancio di competenza di previsione 2019/2021 (gestione competenza e gestione residui) consente la copertura finanziaria integrale della posizione debitoria del Comune nei confronti dei signori Ferretti» si legge nella determina, «e, pertanto, non è necessario adottare alcuna variazione di Bilancio».