E’ la rievocazione itinerante di matrice medioevale “dedicata” ai momenti salienti della vita di Sant’Antonio da Padova
Nelle strade del centro storico di Fragagnano si è rinnovato anche quest’anno il successo del “Transitus Sancti Antonii” (Transito di Sant’Antonio), la rievocazione itinerante di matrice medioevale “dedicata” ai momenti salienti della vita di Sant’Antonio da Padova, il Santo Patrono di Fragagnano.
Al suono delle chiarine e dei tamburi araldici, partendo da via Archimede il corteo del “Transitus Sancti Antonii” ha animato Fragagnano con centinaia di protagonisti e figuranti in costumi medievali: frati, clarisse, cardinali, tamburini, cavalieri crociati, popolani e nobili.
L’evento è stato organizzato dall’Associazione di Promozione Socioculturale “Terra Nostra Fragagnano” in collaborazione con l’Arcidiocesi di Taranto, il Comune di Fragagnano e la Pro Loco di Fragagnano.
Quest’anno la manifestazione è stata inserita nel progetto Radices realizzato dall'ATS del Comune di Carosino, Maruggio, Fragagnano e Monteiasi, con il contributo dell'Avviso sullo spettacolo dal vivo e le residenze artistiche (art. 45 del D.M. 1° luglio 2014) - ambito teatro.
Ogni anno il “Transitus Sancti Antonii” è caratterizzato dalla rappresentazione cronologica di alcuni dei momenti più importanti dell’esistenza del Santo Taumaturgo, con una particolare attenzione ad alcuni eventi prodigiosi che Sant’Antonio ha compiuto in vita.
Anche in questa nona edizione, infatti, ci sono state anche le rappresentazioni di due famosi miracoli: il “Prodigio della Giumenta” e “il Prodigio del Cuore dell’Avaro”.
Al termine dell'evento i bambini hanno potuto giocare con divertilandia e nel laboratorio della lana cardata dove i bimbi, e non solo, hanno creato meravigliosi manufatti; è stato possibile, inoltre, assistere a un combattimento medievale e allo spettacolo degli sbandieratori.
All’edizione 2019 della manifestazione “Transito di Sant’Antonio di Fragagnano” hanno partecipato il laboratorio di lana cardata e fiaba per bambini di Antonietta Ferrari di Nardò, i tamburini del Barone di Freganius, il Gruppo sbandieratori e musici “Rione San Basilio” di Oria, la Compagnia d’arme “Militia Regis” di Oria, la Scuola Koreia di Pulsano con la danza medievale, il Duo Reptail (serpenti) di Oria e la Scuderia “De Padova” di San Marzano di San Giuseppe.