La dirigente scolastica si è rifugiata nel proprio ufficio e ha chiamato i Carabinieri
Sei alunni dell’istituto comprensivo di via Minniti a Supersano non sono stati ammessi all’esame di terza media e a scuola è scoppiato il finimondo, con la dirigente scolastica costretta a chiamare i carabinieri per sedare le ire dei genitori, secondo i quali il rendimento scolastico dei propri figli non era tale da poter pensare a una bocciatura.
La dirigente, Caterina Rosaria Scarascia, sarebbe stata aggredita verbalmente dai genitori, rifugiandosi nel proprio ufficio. I genitori l’accusano di non essere stati mai messi al corrente del rischio bocciatura, arrivata all’improvviso come un fulmine a ciel sereno. Stessa sorte è toccata a un alunno di prima, anche lui bocciato.
La dirigente ha sporto formalmente denuncia per interruzione di pubblico servizio. «Sono stata aggredita verbalmente per aver fatto il mio dovere. La vera dispersione scolastica è promuovere senza competenze», ha commentato al telefono, sostenendo invece che i genitori sarebbero stati messi al corrente del cattivo andamento scolastico dei figli già nel primo quadrimestre.