I pesticidi potrebbero essere la causa dell’aumento dei tumori a vescica e polmoni
Diminuiscono in provincia di Lecce gli infortuni denunciati, rimangono stabili quelli mortali e aumentano invece le malattie professionali. L’Inail, attraverso l’elaborazione territoriale dell’Anmil (Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro) comunica i dati del primo quadrimestre (gennaio – aprile 2019) confrontandoli con quelli dello stesso periodo relativi al 2018.
Dopo la diminuzione registrata negli anni precedenti le denunce di malattie professionali protocollate sono tornate ad aumentare notevolmente con 61 casi in più (pari al 24,6 %). È allarme quindi in questo settore le cui segnalazioni passano da 248 a 309. Le patologie riguardano il sistema osteo–muscolare, del sistema nervoso e dell’orecchio. Ma una crescita si registra anche nelle disfunzioni del sistema respiratorio e tumori.
Questa l’analisi territoriale denunciata dai lavoratori leccesi comunitari, che da quelli extracomunitari. A livello nazionale le denunce delle malattie professionali subiscono un leggero aumento passando da 21.060 a 21.224 (+0,8 %). Mentre in Puglia la differenza rispetto allo scorso anno è ancora più alta e passa da 1.165 a 1.413 casi denunciati (+21,3 %).
Infine gli incidenti mortali denunciati nella provincia di Lecce rimangono per fortuna stabili con due soli casi registrati. Aumentano invece a livello nazionale da 286 (2018) a 303 nel 2019. In Puglia aumenta il pericolo passando da 4 infortuni mortali denunciati lo scorso anno a 14 in questo primo quadrimestre di quest’anno.
TUMORI VESCICA E POLMONI: PESTICIDI NEL MIRINO - Si affacciano nuove e più pericolose malattie professionali. E, dagli accertamenti, sono emersi casi di neoplasie nel settore dell’edilizia e in quello dell’agricoltura.
Ma andiamo con ordine. L’aumento delle malattie professionali, secondo l’elaborazione dell’Anmil su dati Inail) riguarda tutto il territorio nazionale. In Italia, infatti, si è registrato un aumento dello 0,8 per cento. In Puglia l’aumento è più marcato: il dato è passato da 1.165 a 1.413 casi con un aumento percentuale del 21,3 per cento. In provincia Lecce si è passati dai 248 casi registrati nel periodo gennaio-aprile 2018 ai 309 con una lievitazione del 24,6 per cento. Aumenti maggiori si sono registrati a Taranto (da 375 a 485 con un più 29,3 per cento ) e nella Bat (da 53 a 69 con un più 30,2). Ecco i dati nelle altre province: Bari si è passati a 204 a 240 con un incremento del 17,6 per cento; Brindisi da 159 a 177 con un più 11,3 per cento; Foggia da 126 a 133 con un più 5,6 per cento.