sabato 30 novembre 2024


26/01/2010 20:57:03 - Manduria - Calcio

Ma chiede la massima concentrazione per le prossime sfide

 
«Dopo la batosta di Terlizzi, probabilmente in pochi avrebbero scommesso sulla possibilità che il Manduria fosse stato in grado di conquistare punti nel terribile trittico della scorsa settimana. Invece abbiamo ottenuto 5 punti in 3 incontri ad alto coefficiente di difficoltà».
Gigi Bruno, tecnico del Manduria, tesse le lodi alla propria squadra.
«Abbiamo giocato due volte in campo neutro e a porte chiuse, con la seconda e la terza della classe (nell’ordine Molfetta e Trani)» ricorda mister Bruno. «Questi due impegni sono stati intervallati del difficile derby jonico di Massafra, compagine che era e continua ad essere alla ricerca di punti per tirarsi fuori dalla zona retrocessione. Ebbene, da questo trittico da brividi abbiamo ricavato ben 5 punti, che ci hanno consentito di muovere concretamente la classifica e di dimenticare il periodo di turbolenze iniziato con la sconfitta interna con il Castellana».
Contro il Trani di mister Pettinicchio si è visto all’opera un Manduria a due volti: contratto nel primo tempo, più sciolto e convinto dei propri mezzi nella ripresa.
«Nel primo tempo la mia squadra sembrava assopita» è l’opinione del tecnico biancoverde. «Abbiamo subito un gol in modo ingenuo: abbiamo battuto una punizione nella metà campo avversaria, riuscendo a subire il contropiede fatale degli ospiti. Sono situazioni che mi fanno arrabbiare, probabilmente generate dall’inesperienza dei miei calciatori (ho una delle squadre più giovani del girone). La rete barese è stata anche fortuita. Se non ci fosse stata la deviazione di Buono, probabilmente Negro avrebbe potuto intercettare il tiro».
Nella ripresa sono entrati in campo due altri attaccanti (approfittando anche del fatto che il Trani era rimasto in 10), e il Manduria ha tratto giovamento dalla spinta a trazione anteriore.
«Abbiamo creduto di più nei nostri mezzi» sottolinea Bruno.
L’altro ieri ha esordito col Manduria Antonio Di Lonardo, difensore juniores manduriano doc, nato nelle giovanili dello Sporting Manduria e, dopo un’esperienza a Messina, passato poi alle giovanili del Taranto. Quest’anno ha iniziato la stagione a Tricase, sempre in Eccellenza.
«Di Lonardo ha bisogno di assimilare i meccanismi, per lui nuovi, del 4-3-3» sostiene Bruno. «A Tricase lo schema era il 4-4-2 e, quindi, aveva altri movimenti da compiere. L’ho sostituito fra primo e secondo tempo anche per un problema alla caviglia».
Bruno, forse anche per le contemporanee assenze di Coccioli (squalificato), Ancora e Amadu (questi ultimi due squalificati), ha rilanciato come titolare Rosciglione e ha poi utilizzato nella ripresa anche Nobile, i due innesti di gennaio.
«Rosciglione si è mosso bene. Per lui vale lo stesso discorso fatto per Di Lonardo: deve assimilare i meccanismi della squadra. Nobile ha offerto un buon contributo nella ripresa. Da una sua ottima giocata, è nato l’assist del gol per Escobar».










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