lunedì 25 novembre 2024


15/07/2019 08:28:30 - Salento - Attualità

Incontro fra Wwf, carabinieri, Comune, Asl, Regione e Atc per individuare le soluzioni per arginare la proliferazione

La riserva naturale delle Cesine è in pericolo a causa della massiccia presenza di suini. Introdotti illegalmente a scopo venatorio, si sono inselvatichiti e rappresentano un vero problema. E ora si cerca di correre ai ripari per limitarne la popolazione.

Un primo incontro per individuare soluzioni per catturare e portare via gli animali è avvenuto giovedì mattina nella masseria sede operativa del Wwf, che gestisce l’oasi naturalistica.

Seduti allo stesso tavolo Giuseppe De Matteis e Carmine Annicchiarico del Wwf, le rappresentanze dei carabinieri forestali, della Asl e del Comune, dell’Osservatorio faunistico regionale e della Regione; Luigi Melissano e Alberto Del Genio per l’Atc (Ambito territoriale della caccia).

Da un primo monitoraggio effettuato anche grazie ad alcune fototrappole installate all’interno della riserva è emersa la presenza di circa 80 animali: si tratta di maiali che sono diventati selvatici, tanto da essere ormai quasi equiparabili ai cinghiali.

Questi animali scavano distruggendo il sottobosco - il 65 per cento delle stazioni di orchidee è già danneggiato - e ingurgitando tutto ciò che è commestibile, comprese le uova deposte, non solo quelle di tartarughe terrestri e palustri, ma anche quelle di alcune specie di uccelli che nidificano tra la macchia mediterranea.

Questi mammiferi raggiungono la maturità sessuale all’età di sei mesi, si riproducono due volte procreando fino a dieci suidi per parto. A preoccupare gli enti preposti è anche il pericolo che corrono i visitatori della Riserva, in molti casi accompagnati dai loro animali domestici, che potrebbero essere motivo di aggressione, e l’ulteriore rischio di incidenti sulla provinciale.

Da qui, la richiesta di supporto all’Ambito territoriale della caccia, alla Asl, al Comune e ai carabinieri forestali. Presumibilmente ci si attrezzerà realizzando recinti e gabbie per la cattura.

Per l’Atc è l’occasione per rivendicare ancora una volta il proprio ruolo nella difesa dell’equilibrio dell’ecosistema. «Due mondi apparentemente così distanti - ha sottolineato Gigi Melissano, commissario di Atc - si incontrano, ciascuno con le proprie competenze, per difendere un delicatissimo ecosistema. E questa è una vittoria di tutto il territorio».











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