martedì 26 novembre 2024


15/07/2019 09:00:26 - Manduria - Attualità

Concretizzata l’idea seconda classificata al concorso nazionale “Barawards Innovazione dell’Anno” 2018: la bustina di zucchero da 3 grammi, creata con carta biocompostabile

La Terra è sempre più invasa dalla plastica? Giovanni Sanasi, titolare del bar dell’ospedale “Marianna Giannuzzi”, abile e premiato creatore e innovatore, propone cannucce in plastica bio e palettine in legno di frassino da utilizzare per sciogliere lo zucchero nelle tazzine di caffè o per miscelare altre bevande.

Non solo. Da qualche settimana, Giovanni, tanto abile nello shakerare cocktail e drink quanto nel mettere a punto soluzioni sempre valide ai problemi che ci circondano, è riuscito a concretizzare un’altra sua idea: le mezza bustina di zucchero (contiene solo 3 grammi di dolcificante), in carta biocompostabile. Idea, questa, che ha permesso a Giovanni Sanasi di classificarsi al secondo posto nel concorso nazionale “Barawards Innovazione dell’Anno” 2018.

«Grazie ad un’azienda del nord, ho potuto concretizzare questa mia idea» ci racconta Giovanni Sanasi. «Nel mio bar, ora, i clienti utilizzano la mezza bustina: 3 grammi di zucchero invece che 5, in una busta biocompostabile. Sono fra i primi in Italia a produrle e utilizzarle. I vantaggi? Sono evidenti. Consente al consumatore di dosare la giusta quantità di zucchero, evitando uno spreco di prodotto che, ogni giorno, viene gettato nella spazzatura. C’è infatti chi usa solo mezza bustina oppure una bustina e mezza per dolcificare il proprio caffè. In questi casi, la restante parte del contenuto di zucchero della bustina finisce nella spazzatura. Risparmio economico, dunque, per i conti italiani, visto che la nostra nazione importa lo zucchero dalla Germania. Meno rifiuti, proprio perché non c’è più spreco. Infine la bustina è biocompostabile e, dunque, avrà una seconda vita».

Sempre dalla sua posizione privilegiata, il bancone del bar, Giovanni Sanasi ha meditato su un altro problema della nostra società, quello dell’inquinamento da plastica. Ha allora pensato e individuato una soluzione efficace e praticabile per ridurre l’inquinamento causato da questo materiale: ha ideato e realizzato una cannuccia biocompostabile.

«Le cannucce in plastica, utilizzate molto sovente anche in spiaggia, contribuiscono all’inquinamento dei mari, ma anche dei fiumi e dei terreni, generando un serio pericolo per la salute dell’uomo attraverso gli alimenti che assume. Io ho ideato e realizzato le cannucce in materiale biocompostabile. Anche in questo caso, pur costandomi quattro volte in più di quelle in plastica comune, sono fra i primi in Italia a utilizzarle per i miei clienti».

Un bar-man ecologista, dunque, attento alla salute e al rispetto della Terra, prima ancora che al profitto.











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