Le uova sono state spostate, per precauzione, in una zona della spiaggia in cui la sabbia è meno umida
Sono cento le uova che la tartaruga della specie “Caretta Caretta” ha deposto nel nido della spiaggia centrale di San Pietro in Bevagna, a poche decine di metri dal lido “Momà”.
Gli esperti dell’Oasi del WWF di Policoro, in collaborazione con Capitaneria di Porto, Lega Navale di Torre Colimena e Riserve Naturali, hanno deciso, nei giorni scorsi, di recuperare le uova e di spostarle, con molta delicatezza, in un nido scavato ad una distanza di una decina di metri da quello scelto dalla tartaruga, più lontano, ovvero, dal mare.
«I veterinari dell’Oasi del WWF di Policoro hanno ritenuto che il luogo scelto dalla tartaruga per nidificare non fosse particolarmente idoneo, in quanto in quella zona la sabbia è particolarmente umida e, quindi, avrebbe potuto compromettere la fase di incubazione» spiega Massimiliano Nigro, vice presidente della sezione di Torre Colimena della Lega Navale. «Si è deciso dunque di intervenire con questa operazione precauzionale».
Terminato questo intervento, si è passati alla fase della messa in sicurezza di nido e uova.
«A protezione del nido, è stata montata una rete d’acciaio» prosegue Massimiliano Nigro. «Abbiamo recintato un’area più ampia e solo in pochi addetti ai lavori conosciamo esattamente il luogo in cui sono state sotterrate le uova. Misure precauzionali, insomma, per evitare che i vandali possano compromettere la schiusa delle uova. C’è da aggiungere che il posto è controllato sia dalla Guardia Costiera, che da noi della Lega Navale: a turni, ci rechiamo nell’area del nido per verificare che tutto stia procedendo nel migliore dei modi».
La schiusa, normalmente, avviene una sessantina di giorni dopo la deposizione delle uova.
«Le uova sono state deposte il 12 luglio scorso. La schiusa dovrebbe aver luogo nella prima metà di settembre. Dal 45° giorno in poi, ovvero da fine agosto, ci alterneremo per tutte le 24 ore della giornata per monitorare il nido e per essere pronti ad aiutare le tartarughine a superare ogni ostacolo nella loro marcia verso il mare».
Ai bagnanti viene chiesta la massima collaborazione.
«Lieta novella per il nostro litorale: siamo in dolce attesa!» è riportato in un post della pagina delle Riserve Naturali «Una tartaruga Caretta Caretta ha scelto la culla ideale per le sue uova. Ora tocca a tutti noi: mostriamo rispetto e sensibilità e salvaguardiamo tutti insieme il sito. Siamo tutti chiamati a esser custodi del luogo e sentinelle di nuove testimonianze di nidificazione».