Giovedì l’inaugurazione dell’evento promosso dall’associazione “Tu.Bac.”
La mostra “Maman” dell’artista Giovanni Felle nella seconda edizione de “Il canto delle radici”, manifestazione artistica culturale dedicata ad artisti del sud Italia promossa dall’associazione “Tu.Bac”. Sarà allestita, a cura di Laura Lerario, presso il Torrione di Avetrana (un Madonna del Ponte 4) e sarà inaugurata giovedì prossimo, alle 21,30.
Il percorso espositivo accoglie opere pittoriche, installazioni e una performance, che hanno come fulcro principale la figura materna. Costituisce “un’indagine profonda che parte dalle proprie origini, dal proprio idioma, e attraversa il cammino di una donna che rappresenta il cardine dell’esistenza dell’artista”.
Il titolo della mostra, infatti, deriva dal vernacolo proveniente dal paese d’origine di Giovanni, e si traduce in “Mia mamma”.
Il tema del sacro riaffiora come memoria di una spiritualità vissuta, per mezzo dell’ausilio di strumenti prettamente religiosi, che l’artista realizza accrescendone le dimensioni, in tal modo dismettono la loro funzione, per farsi opere d’arte contemporanea, con l’utilizzo di diversi materiali: polistirolo, legno, stucco, acrilico, specchio e corda.
Durante la serata, Felle presenterà la sua performance, interpretata dall’artista Marialucia Musca, che ricrea, con estrema delicatezza, i momenti più intensi della vita di una madre, quelli dell’attesa e della nascita, in cui la donna, non vive più solo per se stessa, ma rivolge le sue cure e il suo amore verso una nuova creatura. L’atto performativo vede, nella seconda parte due ricerche artistiche fondersi in un’unica opera, “Trame” di Marialucia Musca e “Il Gomitolo” di Giovanni Felle.
Nella prima l’artista designa, nell’intreccio delle corde, la volontà di tessere “buone relazioni di vita”. La seconda, invece, si incentra sulla memoria e sull’operato della madre. Insieme costituiscono un “grande trama, memoria del passato che attraversa il presente per andare incontro al futuro.