«Devono essere le comunità a determinare le scelte»
«Si fermino immediatamente i lavori e si istituisca un tavolo di confronto istituzionale per ridiscutere l’intero progetto del depuratore».
E’ il messaggio, forte ed inequivocabile, partito dall’ampio fronte che si batte contro la localizzazione del depuratore (ben venga, ma lontano dalle coste) e contro ogni ipotesi progettuale che preveda lo scarico, diretto o indiretto, in mare.
La battaglia, dunque, riprende, con ancora maggior vigore. A Torre Colimena, in oltre cinquemila hanno partecipato al corteo di protesta. Tanta altra gente è poi arrivata quando, sulla scalinata della torre costiera, sono iniziati gli interventi. Tantissimi avetranesi, ma anche villeggianti e turisti, innamorati di questo splendido angolo di Ionio fra i più incontaminati della Puglia, hanno manifestato nuovamente contro un progetto da sempre inviso alla gente del posto.
«Questo è solo l’inizio» le parole di Mimmo Breccia, uno dei promotori della manifestazione di protesta. «Alla Regione Puglia e ad Aqp sia chiara una cosa: o parte da loro l’input a fermare i lavori, oppure saremo noi a farlo».
Fra gli interventi, moderati da Salvatore Luigi Baldari, quelli del sindaco di Avetrana Antonio Minò, del sindaco di Porto Cesareo Gianluca Spagnolo e dell’assessore di Torre Santa Susanna Marcella Di Gaetano.
«Andremo avanti sino in fondo» il proclama di Minò. «Auspico però l’unità fra tutti coloro che stanno combattendo come me, da tanti anni, questa battaglia».
Battaglia, è questa la novità, che viene abbracciata e sostenuta da diversi personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura. Sulla scalinata della torre costiera di Torre Colimena, per l’occasione illuminata da una splendida luna, alcuni componenti dei Boomdabash e l’inviato di Striscia, Pinuccio.
Dopo un’imprevista polemica tra artisti e sindaci, Angelo dei Boomdabash ha sollecitato i presenti a non mollare.
«Trovo ingiusto che qualcuno possa decidere, dall’alto, le sorti di un territorio» le parole del leader del gruppo salentino. «Devono essere le comunità a determinare le scelte».
Sono stati poi trasmessi un messaggio del giornalista di Mediaset Remo Croci e uno di Romina Power.
«Io trovo che ciò che si sta per commettere, sia un vero e proprio crimine» le parole della Power. «Se e quando il depuratore entrerà in funzione, non potremo più fare il bagno in questo mare stupendo invidiato da tutta l’Italia e da altri Paesi del mondo. Facciamo qualcosa, ma per una volta uniti. Non possiamo assistere inerti a questo scempio. Il depuratore, con questo progetto, non si deve fare, se vogliamo conservare pulito il nostro mare».