La ciclopedalata ha come protagonisti trapiantati di rene, oltre a nefropatici in trattamento dialitico, in attesa di trapianto. Quest’anno ci sarà “anche” Carlo Calcagni, “Il Colonnello”, con il Team Calcagni “Mai Arrendersi”
Donare è un gesto nobile. Farlo con/e per la vita non ha prezzo. Domenica 11 agosto salire sulla bicicletta, che sia un triciclo o una handbike, avrà un retrogusto dal sapore speciale: alle 10, a Lioni (Av), prenderà il via “IO DONO”, la ciclopedalata per la donazione degli organi e per le malattie rare.
Ogni edizione ha avuto un suo percorso originale tra le strade dell’Alta Irpinia, che ha reso l’esperienza unica e divertente per gli oltre 1400 partecipanti.
Al VIA la ciclopedalata ha come protagonisti trapiantati di rene, oltre a nefropatici in trattamento dialitico, in attesa di trapianto. Quest’anno ci sarà “anche” Carlo Calcagni, “Il Colonnello”, con il Team Calcagni “MAI ARRENDERSI”: “Sono onorato e orgoglioso – dice Carlo – di partecipare a iniziative che identificano bene il mio “mai arrendersi”. La sofferenza è enorme per chi, come me, è prigioniero della malattia. Il male è come un parassita, cresce e si nutre di noi, per poi morire assieme al suo ospite. Io ho scelto di combatterlo e di non cedere a questo nemico. Donare gli organi è importante, ma lo è altrettanto credere nelle nostre forze e “donarsi agli altri, senza nulla chiedere”. La ricerca, le cure ed i trapianti possono aiutarci a sopravvivere, ma per vivere occorre continuare ad avere degli obiettivi, dei veri e propri progetti di vita da realizzare. Solo così costringiamo questo mostro a non avere voce. Ogni mia pedalata è un inno alla vita, è una vittoria sui dolori, sulla stanchezza di un corpo dilaniato dentro, ma impotente rispetto alla mia voglia di vivere e alla mia forza di volontà che voglio rendere contagiosa, più della malattia”.
MALATTIE RARE “La nostra attenzione è rivolta – dicono gli organizzatori – anche verso le problematiche dei pazienti affetti da malattie rare, in particolare da glomerulosclerosi focale, una rara forma di nefropatia che spesso conduce alla dialisi. Le malattie rare meritano tutta la nostra attenzione perché al problema della difficoltà diagnostica e terapeutica si aggiunge, spesso, il mancato supporto morale e sociale alle famiglie. Di donazione e malattie rare parleremo in tutti i paesi che ci ospiteranno. Sarà il nostro modo semplice, ma autentico per esprimere vicinanza e sostegno a tanti nostri meno fortunati amici. Ed è proprio per ciò che lui rappresenta, non poteva mancare un testimonial d’eccezione: Carlo Calcagni che combatte con grande dignità una malattia rara che tante vittime ha fatto tra i nostri militari, feriti mortalmente da un nemico invisibile, che il colonnello del Ruolo d’Onore affronta sottoponendosi a quotidiane terapie, tra cui anche la plasmaferesi che effettua settimanalmente all reparto di nefrologia dell’ospedale Perrino di Brindisi, diretto dal dottor Vernaglione”. Qui il video: https://youtu.be/ZoYqGSDlRGU.
IO SONO IL COLONNELLO La storia del Colonnello Carlo Calcagni è stata raccontata in un docu-film “Io sono il Colonnello” dal regista di ability Channel Michelangelo Gratton che ha voluto diffondere un messaggio di vita e di speranza per tutti coloro che lottano quotidianamente per sopravvivere e fare conoscere un buon esempio che può essere un riferimento importante per i giovani perché incarna i valori più importanti, sia come uomo, come padre, come servitore dello stato e cittadino italiano che, nonostante tutto, ancora oggi darebbe la sua vita per il tricolore. Qui il video: https://youtu.be/XbpkLNsYpas.
SINERGIA La manifestazione ha il patrocinio dell’Arcidiocesi, il forte appoggio della Società Italiana di Nefrologia, dell’associazione Nazionale Emodializzati e della fondazione La Nuova Speranza, la collaborazione delle amministrazioni comunali coinvolte, il sostegno del volontariato ed il contributo dei centri di emodialisi irpini.