Alessandro: «Combatterò duramente e prenderò a calci la malattia»
Prima la febbre. Poi astenia e tosse secca.
«Credevo si trattasse di virosi, invece la diagnosi è stata più dura: leucemia mieloide acuta».
Lui è un medico: Alessandro Vernucci, manduriano di nascita e ora romano d’adozione per lavoro. In pochi attimi la vita cambia. L’orizzonte diventa piccolo e cupo. Le certezze vacillano.
«I primi sintomi sono arrivati proprio il giorno dell’abilitazione: una precisione chirurgica» racconta Alessandro dal proprio letto del policlinico Umberto I di Roma. «Avevo iniziato a lavorare ed ero felicissimo per la nuova dimensione della mia vita».
La leucemia mieloide acuta è devastante. E’ una malattia tumorale del sangue a rapida progressione che inizia quando le cellule staminali, normalmente in grado di maturare e differenziarsi in globuli bianchi, rossi e piastrine, in seguito a mutazioni genetiche si trasformano e divengono maligne.
«E’ una malattia che consuma sangue e piastrine. Ora ho iniziato la chemioterapia: spero sia sufficiente un ciclo, o al massimo due».
Per Alessandro, dunque, sono vitali le trasfusioni di sangue: una sacca dal giorno dal momento del ricovero e, quasi certamente, sino alla fine di agosto. Già, un mese tutt’altro che felice per le donazioni: le gente è in vacanza, le donazioni diminuiscono e le scorte di sangue a volte terminano.
Alessandro ha deciso allora di lanciare un appello attraverso i social.
«La vita mi ha messo di fronte all’ennesima sfida, una malattia tosta presentatasi in pochissimi giorni. Sto cercando di reagire e combattere come sempre ho fatto! Voglio guarire e sono nel posto giusto per farlo. Ma sono fondamentali per me le donazioni del sangue».
In pochissime ore l’appello ha fatto il giro del web. Oltre a familiari, amici e colleghi romani, in coda per donare al policlinico, è scattata una gara di solidarietà anche a Manduria, città natale di Alessandro. Manuela Orsini (compagna di classe di Alessandro), presidente della sezione manduriana dell’Avis, ha immediatamente contattato il Policlinico di Roma e il Centro Trasfusionale di Taranto, ottenendo, insieme al presidente provinciale Nicola Carenza, un eccezionale risultato: gran parte delle sacche di sangue che saranno raccolte in una raccolta straordinaria fissata per lunedì prossimo, dalle 17 alle 21, nella piazza centrale di San Pietro in Bevagna, saranno poi inviate nella capitale, man mano che Alessandro ne avrà bisogno. Coloro che doneranno, anche nei giorni infrasettimanali al “Giannuzzi”, potranno compilare un questionario, nel quale andrà indicato il nome del destinatario del sangue.
Si è mossa, poi, anche la sezione Avis di Maruggio: il 17 agosto vi sarà una nuova raccolta di sangue a Campomarino.
«Ringrazio tutti coloro che sono accanto a me in questa battaglia. Non ho parole per tutto l’affetto che mi sta arrivando. Voglio combattere con tutte le mie forze questa malattia: la prenderò a calci nel sedere» l’impegno assunto da Alessandro Vernucci. «Voglio guarire e ritornare alla vita di prima: lo farò per me, per la mia famiglia, per i miei amici e per tutti coloro che sono vicini in questo momento di difficoltà».