A settembre la donazione della mostra sui profughi trentini a Manduria negli anni della Grande Guerra
Il parco archeologico meta di tantissimi turisti, molti dei quali stranieri. Attratti dal fascino dell’ampia area, che ingloba e custodisce le testimonianze della civiltà messapica, anche dei vip: fra questi, recentemente, il giornalista Bruno Vespa. Intanto il patrimonio culturale mandurino si arricchirà, da fine mese, di una nuova mostra documentaria e fotografica: testimonia la presenza a Manduria, negli anni della Grande Guerra, dei profughi trentini. Mostra che sarà donata al Comune dalla sezione manduriana dell’Associazione Nazionale Sottufficiali d’Italia e che sarà allestita nel museo civico del palazzo delle Servite.
PARCO ARCHEOLOGICO – La riapertura del Parco e la gestione della cordata “Cuore Messapico” hanno dato nuovamente lustro all’intera area, i cui battenti sono, dal luglio scorso, sempre pronti ad accogliere i visitatori.
«Abbiamo avvertito l’abbraccio dell’intera città» afferma Angela Greco, presidente della cordata composta da diverse brillanti realtà associative mandurine. «Con orgoglio, i nostri concittadini hanno condotto i loro ospiti a visitare il parco, finalmente aperto e pulito. Anche se in poco più di un mese, abbiamo accolto visitatori da tutto il mondo: in quest’ultima settimana, da Austria, Belgio e Inghilterra. Hanno visitato il parco anche dei vip: Bruno Vespa, ad esempio, accompagnato dal presidente della Coldiretti di Manduria Salvatore Mero e dall’archeologo Gianfranco Dimitri, ha voluto conoscere, insieme alla moglie, la meravigliosa storia del nostro parco.
Un merito va ascritto alla Commissione straordinaria, grazie alla quale il parco è ora aperto e fruibile, senza un giorno di chiusura. Ma le potenzialità sono ancora tante: è possibile trasformare il patrimonio storico e culturale in volano per la nostra economica».
MOSTRA PROFUGHI TRENTINI – Il patrimonio si arricchirà, ufficialmente dal 26 settembre prossimo, dalla mostra documentaria e fotografica sulla presenza a Manduria dei profughi trentini durante gli anni della Grande Guerra.
«L’intera mostra (documenti, fotografie, lettere e materiali inediti) ci è stata donata dai comuni di Canal San Bovo e Primiero» afferma Giuseppe Attanasio, presidente della sezione manduriana dell’ANSI. «Dopo averla proposta ai concittadini nel novembre scorso, abbiamo deciso di donarla, a nostra volta, alla città. Sarà allestita in modo permanente, grazie alla disponibilità del Comune di Manduria, nel museo civico di palazzo delle Servite.
Nella serata dell’inaugurazione, avremo con noi, oltre alla presidenza nazionale dell’ANSI, anche alcuni familiari di quei profughi che furono ospitati nella nostra città negli anni della Grande Guerra».