Ad Avetrana l’assessore regionale Losappio per ribadire il no al nucleare
L’assessore regionale all’Ambiente, Michele Losappio, e il coordinamento provinciale di Rifondazione per la Sinistra (corrente creata da Nichi Vendola) si sono riuniti ad Avetrana per valutare la situazione che si è venuta a creare dopo l’approvazione della legge sul nucleare e, di conseguenza, per esprimere l’unanime posizione di netta contrarietà alla realizzazione di centrali nucleari in Italia.
«L’alternativa esiste e bisogna solo percorrerla» hanno sostenuto i presenti. «La Puglia ha puntato sull’energia rinnovabile ed esporta l’88% dell’energia prodotta nella regione».
Poi è stato ricordato l’esito del voto della Camera dei Deputati attraverso il quale si è approvato l’articolo 15 del Disegno di Legge Sviluppo, dando il via libera al Governo di emanare, entro giugno 2009, uno o più decreti legislativi per la localizzazione in Italia di impianti di produzione elettrica nucleare, di sistemi di stoccaggio dei rifiuti radioattivi e del materiale nucleare.
«I votanti sono stati 396: 232 hanno votato a favore e 164 contro» è stato ricordato nel corso dell’assemblea. «La deputata Mussolini ha segnalato che ha votato contro, mentre avrebbe voluto votare a favore. Il “nostro” deputato Pietro Franzoso ed altri non sono riusciti ad esprimere il voto favorevole. I deputati Mannino e Vietti non sono riusciti a votare ed avrebbero voluto astenersi.
La deputata Ghizzoni si è astenuta mentre avrebbe voluto esprimere voto contrario. I deputati Carra e Sani non sono riusciti ad esprimere voto contrario. Il PdL pugliese ha votato a favore senza opzioni di sorta, dimostrando di non aver appreso nessun insegnamento dalla “lezione di Avetrana”, quella grande lezione di democrazia e libertà che i pugliesi e gli italiani seppero dare sulla questione nucleare. E’ molto grave che i parlamentari pugliesi, abbiano votato gli emendamenti sullo smembramento dell’Enea e della ricerca sull’energia rinnovabile: i finanziamenti Cipo 6 andranno al nucleare e non all’energia rinnovabile. Ma il Popolo della Libertà non è fatto per fortuna di tanti “yes man”: il deputato del PdL Fabio Rampelli, con coscienza e conoscenza, ha affermato che il ddl sul nucleare rincorreva una tecnologia obsoleta che non potrà portare frutti alla comunità ha votato “no”. Perché non lo hanno fatto anche i pugliesi: di cosa avevano paura?. In un solo giorno il centrodestra ha demolito il risultato del referendum contro il nucleare di Avetrana e quello nazionale. Il ministro Scajola spinge per far approvare definitivamente la legge al Senato entro dicembre. Ci vuole fare il regalo di Natale, costruendo ben 10 centrali nucleari ed individuando i siti di stoccaggio delle scorie. Secondo il Ministro sarà il libero mercato l’arbitro finale per decidere dove costruirle. Questo iperliberismo, che è contro la volontà popolare, distrugge il nostro territorio e la nostra salute. Chiediamo a tutte le istituzioni, ai partiti, ai sindacati, alle associazioni e ai liberi cittadini di far sentire la propria voce prima che sia troppo tardi».
La deputata Ghizzoni si è astenuta mentre avrebbe voluto esprimere voto contrario. I deputati Carra e Sani non sono riusciti ad esprimere voto contrario. Il PdL pugliese ha votato a favore senza opzioni di sorta, dimostrando di non aver appreso nessun insegnamento dalla “lezione di Avetrana”, quella grande lezione di democrazia e libertà che i pugliesi e gli italiani seppero dare sulla questione nucleare. E’ molto grave che i parlamentari pugliesi, abbiano votato gli emendamenti sullo smembramento dell’Enea e della ricerca sull’energia rinnovabile: i finanziamenti Cipo 6 andranno al nucleare e non all’energia rinnovabile. Ma il Popolo della Libertà non è fatto per fortuna di tanti “yes man”: il deputato del PdL Fabio Rampelli, con coscienza e conoscenza, ha affermato che il ddl sul nucleare rincorreva una tecnologia obsoleta che non potrà portare frutti alla comunità ha votato “no”. Perché non lo hanno fatto anche i pugliesi: di cosa avevano paura?. In un solo giorno il centrodestra ha demolito il risultato del referendum contro il nucleare di Avetrana e quello nazionale. Il ministro Scajola spinge per far approvare definitivamente la legge al Senato entro dicembre. Ci vuole fare il regalo di Natale, costruendo ben 10 centrali nucleari ed individuando i siti di stoccaggio delle scorie. Secondo il Ministro sarà il libero mercato l’arbitro finale per decidere dove costruirle. Questo iperliberismo, che è contro la volontà popolare, distrugge il nostro territorio e la nostra salute. Chiediamo a tutte le istituzioni, ai partiti, ai sindacati, alle associazioni e ai liberi cittadini di far sentire la propria voce prima che sia troppo tardi».
Intanto è stata convocata una nuova assemblea sul tema, che, alla presenza di molti esperti, si terrà giovedì (27 novembre), alle 17, sempre ad Avetrana, nella sala “Caduti di Nassirya”.