Nello scorso fine settimana nati 57 piccoli di tartaruga marina da un nido sul litorale di Gallipoli. 7 i nidi identificati nell’area del Salento
Il Salento non è solo sule, mare e ientu, ma anche luogo prediletto per uno degli animali più affascinati e anche più in pericolo della nostra fauna marina: le tartarughe della specie Caretta caretta. Questo week end sono nati a più riprese 57 piccoli da uno dei nidi che dal mese di giugno era presidiato dai volontari di Legambiente sul litorale di Gallipoli, in provincia di Lecce. Una bellissima che notizia che dimostra ancora una volta come la sorveglianza dei nidi sia un’azione di tutela fondamentale per la sopravvivenza della specie, costantemente minacciata da litorali troppo antropizzati, inquinamento da plastica e pesca.
“Quest’estate”, spiega Maurizio Manna, del direttivo di Legambiente Puglia, “in quest’area sono stati rinvenuti sei nidi, un’evidenza di come il Salento sia diventato in Italia un’area importante per la nidificazione di questa specie di tartaruga. Sono 7 i nidi identificati con certezza nell’area salentina ma con tutta probabilità le nidificazioni sono state molti di più ed è perciò importante che la Regione si impegni per il prossimo anno ad intensificare il monitoraggio sia con le azioni di volontariato, ma anche introducendo sistemi di sorveglianza più moderni e sofisticati come ad esempio i droni che permettono di identificare dall’alto le tracce di tartaruga su lunghi tratti di spiaggia”.
La schiusa è avvenuta dopo circa 60 giorni di incubazione al termine dei quali sono spuntati dalla sabbia una dietro l’altra decine di tartarughine che dopo qualche attimo di incertezza si sono dirette verso il mare. A vigilare i nidi, difendendo le uova da predatori naturali, ombrelloni da spiaggia, palette e secchielli e mareggiate, gli operatori di Legambiente affiancati da decine di volontari provenienti da tutta Italia che hanno piantonato il nido fino al momento della schiusa e all’entrata in acqua di tutti i piccoli. Insieme a loro anche i biologi del Centro Recupero Tartarughe Marine di Calimera.
“La nascita di queste piccole tartarughe è un evento importantissimo per nostro territorio”, commenta Stefano Minerva, sindaco di Gallipoli. “Sono piccoli esserini, ma grandi ambasciatori della biodiversità del nostro Pianeta e per questo l’Amministrazione comunale ha deciso di concedere simbolicamente ai neonati la cittadinanza onoraria di Gallipoli, nella speranza che una volta diventati adulti tornino a deporre nella spiaggia da dove sono nati. Vogliamo rafforzare il nostro impegno a favore delle tartarughe marine nella consapevolezza che la presenza di questi animali oltre ad essere una ricchezza in termini di biodiversità è anche una risorsa dal punto di vista socio-economico per tutto il nostro territorio. Per questo insieme a Legambiente stiamo già studiando una serie di iniziative da mettere in campo il prossimo anno.”
Studi scientifici dicono che statisticamente su mille esemplari nati soltanto uno riuscirà a raggiungere la maturità sessuale, che normalmente si raggiunge intorno a 20-25 anni di vita. Maggiore è il numero dei nidi che si riescono a identificare, maggiore sarà il numero dei piccoli che potranno uscire dalle uova e arrivare al mare. I nidi non identificati, infatti, nella maggior parte dei casi, vengono distrutti dalle mareggiate o sterminati dai predatori, gabbiani, topi e dagli agguerritissimi granchi fantasma. Oppure possono essere rovinati dai comportamenti scorretti dei bagnanti che inconsapevolmente possono mettere a rischio le uova.
Per continuare a difendere le tartarughe marine Legambiente lancia con Tartalove anche l’adozione simbolica dei piccoli nati. Con una piccola donazione sarà possibile aiutare concretamente le tartarughe marine consentendo a Legambiente di continuare a proteggere questi animali attraverso il recupero e la cura degli esemplari feriti, il monitoraggio delle spiagge e la sorveglianza dei nidi. Basta andare sul sito www.tartalove.it