martedì 26 novembre 2024


02/10/2019 09:01:19 - Manduria - Attualità

A porre il quesito, indirizzato alla Commissione straordinaria, è l’associazione Manduria Migliore

 

«A che punto è l’organizzazione della prossima Fiera Pessima?».

A porre il quesito, indirizzato alla Commissione straordinaria, è l’associazione Manduria Migliore.

«Si tratta di un evento ormai sospeso da due anni, che noi riteniamo importante al fine del necessario e urgente rilancio del nostro territorio» la premessa della nota di Manduria Migliore. «I tempi ormai stringono per la regolare stesura e presentazione di un bando di gara pubblico e, seppure da anni andiamo proponendo la nostra visione del futuro di questa importante manifestazione, crediamo che l’urgenza assoluta sia ora riprenderne il regolare svolgimento.

L’unica fiera campionaria di Manduria e una delle più antiche d’Italia non merita infatti di finire nel dimenticatoio.

Una volta ripresa la regolarità della manifestazione sarebbe opportuno, con un processo di “pianificazione” che nessuna Amministrazione cittadina pare abbia mai conosciuto, portare la Fiera Pessima ad essere quel punto di riferimento che merita di essere, anche con piccoli progressivi cambiamenti che vadano però tutti nello stesso senso».

Manduria Migliore avanza delle proposte.

«Si dovrebbe per esempio man mano concentrare in un unico padiglione e in prospettiva limitare la presenza degli stand dedicati alla vendita diretta di vari articoli (casalinghi, abbigliamento ecc.) e contemporaneamente incentivare le attività connesse all’enogastronomia e al turismo locale: gli operatori dovrebbero pubblicizzare le proprie offerte tutti insieme, all’interno di un padiglione a loro riservato, che dovrebbe diventare il cuore pulsante della Fiera e degli eventi ad essa connessi. In particolare, la concentrazione in quattro aree espositive (enogastronomia e turismo – agricoltura – artigianato – commercio) e la riduzione di cubature a esclusivo utilizzo dell’Amministrazione renderebbe anche il bando economicamente più allettante e, quindi, renderebbe agevole la partecipazione di aziende serie e pronte ad investire. A tale scopo, per aumentare il numero di ingressi da parte di buyer, si potrebbe ipotizzare anche l’accesso a pagamento, quanto meno nei giorni prefestivi e festivi.

Tutto questo con l’obiettivo di rendere, nel tempo, la nostra Fiera Pessima nuovamente punto di riferimento in tale ambito per gli operatori e i privati interessati. Gli eventi ludici – si molto interessanti ma non necessariamente connessi ad una fiera professionale – potrebbero essere invece svolti la sera nel centro cittadino, così coinvolgendo le attività commerciali e la città intera, facendo sentire la Fiera fortemente connessa al territorio.

Raggiunto questo traguardo importantissimo ed affermata l’importanza della manifestazione, si dovrebbe poi pensare alla formazione di un Ente che la possa gestire in maniera stabile, che possa pensare a realizzare nel tempo delle strutture non removibili, che possa moltiplicare gli eventi fieristici nel corso dell’anno, dedicandoli a varie iniziative settoriali ed anche culturali, rendendo in tal modo lo spazio fieristico un polo vivo tutto l’anno e trainante per l’economia e la crescita del territorio».











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