L'intervento all’ospedale Vito Fazzi: prima volta a Lecce
Primo autotrapianto di cellule staminali effettuato nella neuroradiologia del Vito Fazzi su paziente con piede diabetico. È il primo risultato dell’attività della nuova équipe del piede diabetico che ha riunito attorno al paziente, in precedenza ricoverato in Chirurgia Plastica, diverse competenze e professionalità in grado di lavorare in team, con un approccio multidisciplinare, per raggiungere un obiettivo che sino al 24 settembre scorso sembrava irraggiungibile, ovvero evitare al paziente l’amputazione dell’arto. A portare a termine la delicata operazione il direttore della Neuroradiologia, Fernando Lupo, insieme a tre medici radiologi interventisti ed al direttore dell’unità di Ematologia, Nicola Di Renzo, coadiuvati dal personale infermieristico di Neuroradiologia e del Centro trasfusionale.
L’intervento è durato 45 minuti, cioè il tempo necessario per prelevare il midollo rosso dalla spina iliaca, centrifugarlo in un apposito macchinario in modo da separare globuli rossi e piastrine dalle cellule staminali quindi, attraverso un circuito chiuso, re-immettere queste ultime per via percutanea e sotto guida ecografica sul decorso occupato dal vaso chiuso, ormai sclerotizzato. Questo intervento in pazienti diabetici cronici è considerato dagli esperti l’ultima spiaggia prima del ricorso all’ortopedico, costretto ad amputare l’arto in cui la malattia impedisce l’afflusso del sangue sino a causare ulcerazioni, cancrena e possibili infezioni: rischi fatali, se non si interviene tempestivamente, per la stessa vita del paziente. Con la tecnica dell’autotrapianto, invece, si può evitare tutto questo.
L’immissione delle cellule staminali nello stesso sito in cui viaggiano vasi e nervi consente, nel giro di pochi mesi, di salvare l’arto ormai compromesso, rivascolarizzandolo e facendo scomparire i fenomeni di ischemia. Nell’immediato, inoltre, il paziente vedrà svanire completamente il dolore. «L’intervento –spiega Lupo- è stato eseguito per la prima volta a Lecce ed è un motivo di soddisfazione per le professionalità coinvolte e per la nostra azienda sanitaria. I vantaggi per il paziente sono evidenti: recuperare l’arto e la sua funzionalità significa riacquistare qualità della vita. Ed è fondamentale riuscire a ridare una speranza tangibile a pazienti diabetici cronici colpiti da ulcere inguaribili, già sottoposti a numerosi interventi di rivascolarizzazione. Oggi, grazie all’équipe per il piede diabetico, mettiamo a disposizione di queste persone così duramente segnate una possibilità innovativa ed efficace».