Lascia un vuoto incolmabile, ma anche il ricordo di una donna dolce e umile, che compensava con il sentimento dell’amore il dolore per la malattia subdola che invadeva i suoi organi
Si è arresa al suo male dopo aver combattuto con tutti gli strumenti a disposizione: le cure mediche, ma anche l’amore. Un amore differente, più forte, perché il suo legame con Claudio è nato in corsia, nel reparto di Oncologia del “Giannuzzi”, durante le cure. Già Annalisa e Claudio hanno voluto lottare, mano nella mano, contro le loro rispettive malattie, traendo benefici dall’amore che sbocciò diversi mesi fa.
Annalisa e Claudio, mano nella mano, vollero raccontare la loro storia agli studenti del “Del Prete-Falcone” che, nello scorso anno scolastico, frequentarono il laboratorio di giornalismo.
Vi proponiamo l’articolo scritto dalla studentessa Giulia Solito dopo l’incontro con Annalisa e Claudio.
Ai familiari di Annalisa e a Claudio le condoglianze della nostra redazione e dell’intero laboratorio di giornalismo del 2Del Prete-Falcone”.
L’amore nel dolore
Quando Annalisa ha saputo di avere il cancro, le è crollato il mondo addosso: panico, tristezza, un mix di emozioni contrastanti l'ha assalita.
La malattia, oltre ad averla sconvolta, l’ha portata ad abbattersi: aveva infatti ormai perso la speranza di trovare l'amore.
Pensava che nessuno avrebbe voluto una donna malata di cancro al proprio fianco.
Ma, si sa, le cose belle arrivano quando meno le si aspettano.
Infatti, nonostante tutto, Annalisa ha cercato di farsi coraggio, iniziando un percorso curativo presso l’ospedale Giannuzzi di Manduria.
E, quando le speranze della giovane donna erano perlopiù svanite, ecco che accadde.
Il colpo di fulmine.
Un unico sguardo è bastato affinché tra Annalisa e Claudio nascesse l’amore, proprio nel bel mezzo di una chemioterapia.
La dottoressa, nonché caporeparto del reparto oncologico, afferma di non aver mai visto dal 2005, anno in cui ha iniziato a lavorare a Manduria, la nascita di una storia d'amore tra le mura dell'ospedale Giannuzzi; le persone ricoverate infatti, vengono assalite talmente tanto dalla paura della malattia da non riuscire a pensare ad altro.
Il pensiero di Annalisa a tal proposito è il seguente: ”Abbiamo avuto, nell’arco di un breve periodo di tempo, sia una sfortuna, la malattia, che una fortuna, il nostro amore. Questo, insieme ai nostri figli e alla fede, ci da la forza per andare avanti”.
La malattia non ha fermato i due innamorati dall’andare a vivere insieme, anzi, non ha fatto altro che accelerare la loro relazione.
Spiega infatti la dottoressa: “Annalisa e Claudio non possono fare progetti a lungo termine, perché le loro condizioni fisiche e psicologiche cambiano costantemente, inoltre c’è sempre la possibilità che le indagini periodiche a cui si sottopongono possano dare risultati negativi”.
Giulia Solito