Il comunicato di “Manduria Futura”
E’ stata fissata al 20 novembre prossimo l’udienza di appello relativa alla sentenza di incandidabilità dell’ex sindaco di Manduria Roberto Massafra. Incandidabilità che, in primo grado, è stata sancita solo sulla base di una intercettazione di un colloquio, nel corso del quale un pregiudicato avrebbe garantito l’intervento dell’ex primo cittadino nelle procedure di assegnazione di un alloggio popolare di viale Aldo Moro ad una signora imparentata con un esponente della malavita locale. Dalle successive indagini, però, non è emerso alcun riscontro reale a tale affermazione.
« Non molti sanno che alla fine della giostra l’unica ragione per cui l’ex sindaco dott. Massafra è stato dichiarato “incandidabile” è stata l’assegnazione di un alloggio popolare di via Aldo Moro ad una signora che si è saputo essere in qualche modo imparentata con un esponente della malavita. Premesso che il dott. Massafra ha dichiarato, senza essere smentito, di non aver mai conosciuto la signora in questione, di non aver mai avuto pressioni da chicchessia affinché le fosse assegnato il suddetto alloggio e di non essere mai intervenuto presso gli uffici comunali preposti al fine di favorite lei o altri nell’assegnazione degli alloggi popolari, resta il fatto che L’AMMINISTRAZIONE MASSAFRA È STATA LA PRIMA E UNICA NELLA STORIA DELLA CITTÀ AD AVER EFFETTUATO L’ASSEGNAZIONE DI ALLOGGI POPOLARI SECONDO UNA GRADUATORIA REGOLARE, CONTROLLATA DALLA GUARDIA DI FINANZA. Nessuno prima ci era riuscito: gli stessi alloggi di via Aldo Moro erano stati anni prima occupati abusivamente e completamente distrutti. Dopo che sono stati rifatti, nelle more della formulazione della graduatoria degli aventi diritto, ABBIAMO IMPEDITO CHE FOSSERO ANCORA UNA VOLTA OCCUPATI ABUSIVAMENTE, RIUSCENDO NELLA STORICA IMPRESA DI ASSEGNARE QUEGLI ALLOGGI POPOLARI A CHI NE AVESSE EFFETTIVAMENTE DIRITTO.
Ci siamo permessi di ricordare tutto questo perché le palazzine di via S. Pietro sono in buona parte occupate da abusivi che nel corso dei decenni si sono più volte alternati, al punto che oggi nessuno sa, tantomeno ARCA Puglia, che ha sostituito il vecchio IACP, chi effettivamente abiti in quelle palazzine. Ci sia consentito porre una semplice domanda: se l’ex Sindaco Massafra è stato dichiarato incandidabile perché durante il suo mandato un singolo alloggio di case popolare è stato assegnato ad una parente di malavitosi, peraltro attraverso una graduatoria regolare sulla quale non ha esercitato alcuna interferenza, quale provvedimento intendono prendere il Ministero degli Interni, il Prefetto di Taranto, la Magistratura e le Forze dell’Ordine nei confronti di tutti i politici del passato che non sono mai riusciti ad assegnare le case popolari attraverso una regolare graduatoria e hanno viceversa consentito l’occupazione abusiva di quasi tutti gli alloggi, in molti casi da parte di pregiudicati o loro parenti (come del resto avviene dappertutto)»