«Il bando di gara per l’edizione 2020 della Fiera Pessima contempli anche l’obbligo, per i soggetti concorrenti, di presentare alla città il modello di rassegna che intendono organizzare e le ricadute per Manduria»
Anche Legambiente, Coldiretti e Popularia formulano alcune riflessioni sulla gestione della Fiera Pessima e le inviano ai Commissari straordinari del Comune di Manduria.
«Si propone che, qualunque sia la modalità di assegnazione per la realizzazione della Fiera, il bando di gara preveda anche la presentazione, da parte dei soggetti concorrenti, di un progetto concettuale in cui si spiegano le caratteristiche della “Nuova Fiera Pessima” che si intende realizzare, e in che modo essa porterà ricadute positive per la comunità e per le attività produttive del territorio. Tale progetto, a corredo della restante documentazione, dovrà avere poi un peso nella valutazione complessiva da parte della commissione esaminatrice. Inoltre si propone che vengano presi in considerazione e valutati anche eventuali partenariati con enti o associazioni, che possono portare garanzie e qualità al progetto.
Si ritiene insomma, che la semplice adesione a una serie di requisiti o prescrizioni o a un capitolato non siano sufficienti a valutare un’offerta per un’operazione così complessa e articolata, la cui finalità dovrebbe essere la reale e concreta promozione del territorio e delle sue attività produttive: chi concorre deve anche presentare una “Idea progetto di Fiera” con cui dimostra di avere gli strumenti tecnici e culturali per affrontare la sfida».