martedì 26 novembre 2024


23/10/2019 09:20:34 - Manduria - Attualità

In attesa di sapere se la Fiera ritornerà nel 2020, l’intervento di Manduria Futura

 

«La Fiera Pessima? Rischia di trasformarsi nella Fiera di Peter Pan, quella che, come la famosa isola, non c’è e non ci sarà mai».

In attesa di sapere se, almeno nel 2020, la Fiera Pessima, dopo due anni di “vacanza”, ritornerà, la Commissione straordinaria ha chiesto proposte e idee ad associazioni ed enti della città messapica. Alcune di queste hanno ne hanno già avanzate alcune. E’ il caso, ad esempio, di Confesercenti, Make Manduria e CNA Manduria, che propongono, ad esempio, di ridurre gli spazi espositivi dedicati a conferenze ed incontri, attività ludiche, al fine di abbassare i costi di realizzazione e gestione a vantaggio degli espositori, di spostare le iniziative collaterali al centro della città e di introdurre un ticket d’ingresso nelle giornate di sabato e domenica.

Legambiente, Coldiretti e Popularia auspicano, invece, che il bando di gara per l’edizione 2020 della Fiera Pessima contempli anche l’obbligo, per i soggetti concorrenti, di presentare alla città il modello di rassegna che intendono organizzare e le ricadute per Manduria.

Nel dibattito interviene anche il movimento politico “Manduria Futura”, lista di maggioranza nella scorsa consiliatura, che ha dunque partecipato attivamente all’organizzazione della rassegna fieristica nel periodo di governo dell’Amministrazione-Massafra.

«Una ad una le varie associazioni fanno a gara a chi la vuole più profumata» l’opinione, condita di ironia, di “Manduria Futura”. «Un crescendo di “idee innovative”, di “progettualità”, naturalmente “concettuale”; una corsa ad offrirsi in “partenariato”, che avrebbe del commovente se non fosse per un piccolo tarlo che ci picchia nella testa: ma i soldi chi ce li mette? Perché a parlare, come al solito, sono tutti bravi, soprattutto di cose di cui non sanno nulla. O forse proprio perché sanno qualcosa, ogni anno puntuali proclamano altezzosi “armiamoci e ... partite”. Già, perché le idee e i progetti sono i loro, ma i soldi e la fatica la devono mettere altri. Non si capisce bene chi, visto che quelli che da sempre, tranne gli ultimi due anni, l’hanno fatta non vanno bene.

Una proposta semplice semplice per vedere di che pasta sono fatti noi ce l’avremmo: la facciano loro la Fiera, senza soldi pubblici chiaramente (come faceva la tanto bistrattata ditta Molettieri) e garantendo la TOSAP al Comune. Così vediamo se veramente ci sarà la Fiera più bella del mondo o la Fiera di Peter Pan, quella che, come la famosa isola, non c’è e non ci sarà mai».











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