Milioni di esemplari hanno cominciato a depredare i raccolti: è un autentico flagello
Il territorio brindisino sotto la spada di Damocle della Xylella fastidiosa, ma in queste settimane anche di un altro autentico flagello: gli storni.
Ha fatto, infatti, la sua comparsa da qualche giorno lo sturnus vulgaris, volgarmente denominato storno. Si tratta di volatili che hanno iniziato a depredare, nelle ore diurne, le olive dagli oliveti della zona litoranea brindisina, da Fasano fino a Brindisi, e che nelle ore notturne stazionano nei canneti e nelle aree umide di Torre Canne e Torre Guaceto.
Ma i danni non sono solo quelli relativi agli oliveti – che alla fine di ogni annata olivicola raggiungono milioni di euro – ma anche ai campi coltivati ad ortaggi. Le deiezioni che, infatti, milioni di storni in volo, ma anche raso terra, lasciano cadere, vanno a finire sulla verdura coltivata in campo, rendendola igienicamente e salubremente a rischio e quindi di fatto rendendola invendibile.