Michele, Nella, Laura, Flavia, Miryam e Alessio hanno raccolto ben 13 bustoni di plastica
Ieri pomeriggio dei volontari manduriani (Michele, Nella, Laura, Flavia, Miryam e Alessio), si sono ritrovati in località Borraco, lungo la Marina di Manduria, in cui il mare ha “vomitato”, sulla spiaggia e sulle dune, una quantità impressionante di plastica.
«Nonostante il cattivo tempo, in poco meno di due ore abbiamo riempito 13 bustoni di spazzatura costituita da plastica di ogni tipo, genere e dimensione, ripulendo un bel tratto di spiaggia e di dune» è riportato nel profilo fb di Michele. «La situazione è però catastrofica perché la plastica ancora presente è tantissima.
Non è mia abitudine chiedere aiuto, mi rendo conto però che questa volta è mio dovere farlo, perché bisogna intervenire con tempestività per ripulire tutto, prima che la plastica ritorni in mare.
Mi rivolgo pertanto alle anime sensibili, a quelli che: “GIÙ LE MANI DAL NOSTRO MARE” - “IL MARE NON SI TOCCA” - “NO LA MERDA NEL MARE” - “LASCIAMO UN MARE PULITO AI NOSTRI FIGLI”, così come il mare è di tutti, lo è anche la munnezza. La munnezza non ha colore, non ha orientamento politico, non ha religione e non ha casta. La munnezza è patrimonio dell’umanità, per cui tutti siamo chiamati a dare il nostro contributo per raccoglierla.
Bisogna fare in fretta. Il tempo stringe. Bisogna rimboccarsi le maniche. Il mare ci ha vomitato tutto addosso, ora tocca a noi ripulire.
Basta solo un bustone, un paio di guanti e buona volontà.
Si prova davvero un senso di rabbia immenso davanti a questo spettacolo.
Siamo delle bestie.
Anche se lo sconforto e il senso di impotenza prende il sopravvento, non molliamo mai».
Nella terza foto un tratto di spiaggia di Torre Borraco, ormai senza più arenile.