martedì 26 novembre 2024


20/11/2019 10:26:22 - Manduria - Attualità

Il presidente Jonathan Tieni scrive agli enti competenti, auspicando un rapido intervento

 

«Si salvi la torre d’avvistamento costiera di Torre Colimena».

A lanciare l’s.o.s., dopo i danni provocati dalle mareggiate dei giorni scorsi, è la Lega Navale di Torre Colimena. L’altro ieri, il presidente Jonathan Tieni ha scritto una lettera al presidente della Provincia di Taranto, ai commissari straordinari del Comune di Manduria, all’Ufficio Tecnico del Comune di Manduria, al Servizio Demanio Marittimo e Portuale-Regione Puglia e alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle province di Brindisi, Lecce e Taranto.

«Nelle giornate del 12 e 13 novembre il versante jonico pugliese è stato interessato da un imponente serie di eventi climatici che ha generato delle impressionanti mareggiate che hanno funestato e sconvolto tutta la costa» la premessa della lettera. «Purtroppo non siamo del tutto preparati alla prevenzione dalla devastante potenza di questi “nuovi” fenomeni atmosferici, che, cogliendoci di sorpresa, hanno estirpato ciò che mai prima d’ora avremmo pensato potesse essere in pericolo.

Tuttavia la comunità coinvolta ha già operato al totale ripristino dei danni arrecati dalla furia del vento e del mare in autonomia, unita da un’ammirevole spirito collaborativo.

La bellissima torre di avvistamento che sovrasta la frazione, da cui per altro prende il nome, è stata eretta nel 1568 e in 451 anni mai è stata lambita dal mare a tal punto da deturparla. Di fatto ad oggi la torre, a seguito dell’impeto delle onde, risulta divelta alla base nel lato sud-est. In particolare il rivestimento esterno che protegge e impermeabilizza l’anima delle fondamenta è stato smantellato, lasciando esposti alle future intemperie la struttura interna, composta semplicemente da pietre e terra, la cui resistenza agli agenti atmosferici è davvero esigua. Per non parlare dell'eventualità di una futura mareggiata di pari proporzioni.

Appurato che gli enti in indirizzo rappresentano i punti di riferimento circa la conduzione del bastione in questione, a nome della comunità colimeniense, così come a nome dei consiglieri e dei soci della Lega Navale Italiana della locale sezione, si chiedono ragguagli circa le tempistiche delle operazioni di ripristino. Inoltre, poiché si è ormai evinto che lo sconvolgimento climatico terrestre comporta sempre più frequentemente e violentemente avvenimenti simili, chiediamo se sia il caso di valutare l’installazione futura di strutture a protezione di questo importante e amatissimo emblema locale».

 











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