«Occorre accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo, ormai da anni ferma in Parlamento, che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio»
Letteralmente ‘mangiati’ 162mila ettari di suolo in Puglia per colpa della cementificazione e dell’abbandono e per la grave mancanza di programmazione e valorizzazione del ruolo di chi vive e lavora sul territorio. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti Puglia divulgata in occasione della Giornata mondiale del suolo che si celebra il 5 dicembre.
“La tropicalizzazione del clima, con eventi estremi come nubifragi, grandinate e trombe d’aria che si alternano a lunghi periodi siccitosi ha sottratto anche nel 2018 altri 425 ettari, con un percentuale di suolo consumato che si attesta su valori compresi tra l’8% e il 10%, una delle più alte d’Italia, indebolendo e impoverendo un territorio già fragile”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Sono 230 i comuni pugliesi a rischio frane e alluvioni e a pagarne i costi – segnala Coldiretti Puglia - oltre ai cittadini residenti soprattutto nelle aree rurali, sono proprio le 11.692 imprese che operano su quei territori. Il rischio idrogeologico, con differente pericolosità idraulica e geomorfologica, riguarda – conclude Coldiretti Puglia - il 100% dei comuni della BAT, il 95% dei territori di Brindisi e Foggia, il 90% dei comuni della provincia di Bari e l’81% dei comuni leccesi e sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni.
“Il rischio idrogeologico riguarda contesti prevalentemente agricoli o naturali per il 67% - insiste Muraglia - perché in Puglia la terra frana e si consuma anche a causa dell’abbandono delle aree rurali per fattori diversi, a cui si aggiungono fenomeni meteorologici sempre più intensi, concentrati in poche ore e su aree circoscritte, con alluvioni e danni anche in aree non eccessivamente antropizzate, per non parlare della criminalità sempre più dilagante. La salvaguardia del suolo, dell’ambiente e delle produzioni agricole e agroalimentari è fondamentale per garantire un avvenire alle future generazioni”, conclude il presidente Muraglia.
Per questo occorre accelerare – conclude Coldiretti - sull’approvazione della legge sul consumo di suolo, ormai da anni ferma in Parlamento, che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio.