Per affrontare serenamente problemi sanitari o preoccupazioni tipiche della terza età può essere utile sottoscrivere un’assicurazione per anziani: i consigli di Mediolanum
Gli italiani sono un popolo fatalista, che preferisce accantonare risparmi in vista degli imprevisti ma esita a coprirsi dai rischi.
Un interessante documentario per indurre a riflettere e meditare su questa realtà. Un messaggio che l’ufficio dei consulenti finanziari di Banca Mediolanum di Manduria ha voluto lanciare proiettando nei giorni scorsi, nella propria sede, l’articolato video prodotto dalla sede centrale di Mediolanum.
«Siamo un popolo che si assicura poco. Secondo dati Ania, solo il 6% degli italiani è assicurato sulla premorienza, sugli infortuni la percentuale sale al 24% ma con coperture molto limitate, sulla malattia appena il 4% e sul rischio di non autosufficienza siamo addirittura a un misero 0,5% delle famiglie», è stato il recente commento di Alessandro Marchesi, responsabile sviluppo commerciale Area Crediti & Protezione di Banca Mediolanum.
La situazione non cambia moltissimo se si prende in considerazione quello che è il cespite per eccellenza nella ricchezza degli italiani, cioè l’abitazione: nonostante una parte consistente del territorio nazionale sia a rischio sismico o idrogeologico, il 40% delle case ha una copertura assicurativa di qualche genere ma appena il 2% è protetto contro le grandi catastrofi.
Eppure, nonostante i dati sulle assicurazioni stipulate offrano la fotografia di una popolazione quasi indifferente ai rischi, non si può dire che i risparmiatori italiani non siano coscienti del fatto che, nella vita, possono verificarsi una miriade di eventi avversi cui occorre far fronte.
Insomma, spesso i risparmiatori preferiscono coprirsi da soli contro eventi dannosi, come premorienza, malattia grave, danni ai propri beni. Quindi sono in molti a nutrire timori sugli eventi avversi che possono verificarsi nella vita di ciascuno, ma sono in pochi a decidere consapevolmente di proteggersi da questi rischi con una polizza ad hoc: si preferisce il fai da te, che però spesso non è una scelta particolarmente saggia. Per esempio, una cosa è accantonare poche centinaia di euro per proteggere la propria casa dal rischio di terremoto, altra cosa è dover mettere da parte i soldi per poterla ricostruire. E il discorso si potrebbe fare con molti altri rischi, come gli infortuni, la non autosufficienza, la premorienza, eccetera.
«È un problema legato in parte a un retaggio culturale – spiega Marchesi – perché si fa fatica ad accettare che si possano verificare alcuni eventi, come il proprio decesso o la non autosufficienza, e a parlarne con un professionista. In parte però incide anche una certa diffidenza nei confronti del settore assicurativo, legato a esperienze negative, come rimborsi negati in virtù di cavilli», aggiunge l’esperto, secondo il quale è molto importante che il settore assicurativo sia capace di comunicare con i risparmiatori, e a indirizzarli correttamente verso le scelte adatte a ciascuno con professionisti competenti e capaci.
Una serata, dunque, per sensibilizzare ulteriormente i risparmiatori sui rischi e aiutarli a capire meglio i prodotti.