lunedì 25 novembre 2024


17/12/2019 11:51:06 - Manduria - Attualità

Si è raccontata, attraverso i documenti, la storia che vede intrecciarsi il destino del popolo albanese con quello dello Stato italiano, soprattutto nel periodo fascista, offrendo spunti di riflessione diversi, che vanno dall’ambito economico-commerciale a quello socio-culturale

Nell’ambito del progetto di ricerca “Tracce di Resistenza: la Brigata Gramsci in Albania 1943-1945”, finanziato dalla Regione Puglia, assessorato all’Industria Turistica e Culturale, Piano straordinario 2018 in materia di Cultura e Spettacolo, con la partecipazione del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, dell’Istituto per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia contemporanea IPSAIC e del Museo Storico Nazionale di Tirana, la Fondazione Gramsci di Puglia ha organizzato un ciclo di incontri nelle scuole superiori della Regione Puglia al fine di approfondire tematiche legate alla storia del Novecento, in relazione alle emergenze socioculturali della contemporaneità.

Nelle giornate dell’11 e del 12 dicembre scorsi, presso il teatro De Sanctis del liceo “De Sanctis Galilei” di Manduria, tenuti dal dott. Vito Saracino dell’Università di Roma Tre - Foggia e dalla dott.ssa Antonella Fiorio della Fondazione Gramsci di Puglia, sono stati, in particolare, realizzati due incontri mattutini, destinati agli studenti del quinto anno del liceo sul tema “La Resistenza degli Italiani in Albania” e moderati rispettivamente dai proff. Salvatore D’Elia e Giacomo Fronzi.

Le giovani generazioni sono state, in particolare, invitate a rigettare il falso assunto secondo il quale “la storia viene scritta dai vincitori”, puntando l’attenzione sul vaglio delle diverse fonti storiche, che permettono di conoscere ed interpretare il passato con una certa attendibilità. E dal momento che “il Novecento può essere considerato il secolo dell’immagine” può diventare interessante per uno storico analizzare anche gli elementi iconografici che hanno contribuito al dipanarsi degli eventi nel tempo. Si è, infatti, cercato di raccontare, attraverso i documenti, la storia che vede intrecciarsi il destino del popolo albanese con quello dello Stato italiano, soprattutto nel periodo fascista, offrendo spunti di riflessione diversi, che vanno dall’ambito economico-commerciale a quello socio-culturale, fino ad interessare le importanti ingerenze politico-militari, esplose durante il Secondo conflitto mondiale e che, ancora oggi, riportano interessanti ripercussioni.

L’evento è rientrato nel piano di attività formative del Progetto ‘Obiettivo Prima Prova’, programmate dal dirigente del liceo manduriano Maria Maddalena Di Maglie, al fine di consentire agli studenti dell’ultimo anno di prepararsi ad affrontare con disinvoltura la prima prova agli Esami di Stato, tenendo conto delle novità della normativa ministeriale vigente, che richiama l’attenzione sulla traccia di storia, come analisi e produzione di un testo argomentativo, motivata dalla consapevolezza che la storia costituisce disciplina fondamentale nella formazione di tutti i percorsi di studio e va, quindi, valorizzata anche nell’ambito dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione.

 

Tosca M. G. Daversa

Alberta De Marco

Valentina Sammarco











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