lunedì 25 novembre 2024


24/12/2019 12:53:58 - Salento - Attualità

Nella villa comunale di Martano è stato allestito un Albero di Natale che“rappresenta la lotta contro l’uso della chimica in natura e sui suoi effetti sull’uomo e sull’ambiente”

Il grande protagonista di questi giorni di festa è l’albero di Natale, che simboleggia il rinnovarsi della vita, nel mondo pagano come in quello cristiano. A Martano, nella villa comunale, tra luci e addobbi festosi, spicca un albero di Natale diverso dagli altri. Si tratta di un ulivo affetto da disseccamento, dai cui rami non pendono palline colorate ma confezioni di pesticidi. Proprio come l’abete, anche quello di ulivo è un sempreverde ma in Salento ormai da qualche anno le foglie verdi e le chiome rigogliose degli ulivi restano solo un ricordo, pieno di rammarico.

All’iniziativa dell’Associazione Spazi Popolari, hanno aderito le Associazioni Bianca Guidetti Serra, Terra e Libertà e ISDE – Associazione Medici per l’Ambiente.

“L’albero è una provocazione – ha spiegato Ivano Gioffreda, presidente di Spazi Popolari – per attirare l’attenzione della comunità sul disseccando degli ulivi dovuto all’utilizzo dei pesticidi”. “Di cosa si è nutrito negli ultimi cinquant’anni quell’albero? – prosegue Gioffreda – Di diserbanti, di insetticidi, di fungicidi, si è nutrito di chimica. Lo confermano le analisi chimiche e microbiologiche effettuate sui terreni, dalle quali emerge che la flora batterica degli stessi è stata completamente distrutta. Una stampa unidirezionale ha instillato nella mente della popolazione salentina che la colpa del disseccamento degli ulivi è stata esclusivamente del batterio Xylella, ignorando l’allarme dei medici, e i dati emersi da analisi scientifiche che mostravano chiaramente la situazione del suolo. Quando un organismo vivente ha le difese immunitarie scarse, in questo caso a zero, ogni patogeno, anche quelli buoni, diventano patogeni nocivi per la pianta.”

“Da anni  - prosegue il Presidente di Spazi Popolari - noi denunciamo che il problema del disseccamento dipende da come è stato trattato il suolo, oltre che dalla perdita delle buone pratiche che i nostri avi ci hanno consegnato e che noi non abbiamo saputo e voluto portare avanti, affidandoci invece alla chimica.”

Quell’albero rappresenta oggi la lotta contro la chimica,perché la chimica non fa morire soltanto gli ulivi, ma fa morire noi stessi, provocando numerose malattie, una tra tutte il cancro.

“Con questo albero di Natale “diverso” vogliamo attirare l’attenzione delle persone e farle riflettere sui danni provocati dai pesticidi: noi siamo quello che mangiamo, e anche gli ortaggi e la frutta di cui ci nutriamo sono trattati con i pesticidi, che vengono trasmessi anche con il latte materno o dalle stesse gestanti ai figli che non hanno ancora partorito.”

Il messaggio che vogliamo dare alla gente è di essere consapevoli che gli ulivi stanno morendo e che stiamo morendo anche noi a causa dei pesticidi.

L’uomo considera l’ambiente come un qualcosa di distaccato da lui, quando invece l’ambiente siamo noi.

“In questo albero di Natale colpito da disseccamento – conclude Gioffreda – c’è anche della speranza, perché su quello stesso ramo che pare morto c’è del verde, quell’ulivo vuole continuare a vivere. È tutto nelle mani dell’uomo, che deve comprendere che il nostro futuro passa attraverso il rispetto della natura”.











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