Il grido d’aiuto dell’Associazione Librai Italiani
‘Piccole librerie cercasi’. Si assottiglia sempre di più il numero delle librerie indipendenti. Purtroppo, è reale il rischio che fra qualche anno nelle nostre città non vi siano più negozi di libri. Getta nello sgomento la notizia che persino in una città come Roma le due librerie Feltrinelli, nei pressi di piazza Esadra e di piazza Cavour, abbiano chiuso sebbene molto frequentate da studenti e turisti.
Indubbiamente nel nostro Paese il mercato del libro è in sofferenza. Gli italiani leggono sempre meno e l’ e-commerce e la grande distribuzione fanno concorrenza alle piccole librerie.
“Dal 2012 al 2017–commenta Luigi Traetta, presidente provinciale ALI (Ass. Librai Italiani)- in Italia hanno chiuso 2332 tra librerie e cartolibrerie con una perdita di 4600 posti di lavoro. Tra mercato on-line, supermercati e politiche di prezzo dei grandi gruppi editoriali, i librai indipendenti faticano a mandare avanti l’attività, ed anche nel territorio provinciale negli ultimi 5 anni hanno cessato l’attività qualche centinaio di piccoli punti vendita, in alcuni casi importanti luoghi di riferimento per i lettori e gli amanti della lettura, come la storica Libreria Filippi di Taranto. Purtroppo, nel nostro Paese si legge sempre meno e nell’opinione pubblica vi è la convinzione che i libri costino molto. Un aiuto potrebbe essere rappresentato dalla possibilità di estendere la detrazione fiscale ai libri – come del resto avviene per le spese mediche- e si potrebbe iniziare dai testi scolastici. La grande questione degli sconti, e la Legge Levi che la disciplina, è al centro di un dibattito molto articolato che investe i grandi editori ed i piccoli, ma a nostro parere il punto non sono gli sconti, tema sul quale non abbiamo la forza di misurarci, ma la promozione della lettura. Il nostro Paese dovrebbe mettere a punto politiche di promozione della lettura, e su questo piano le librerie indipendenti potrebbero dare punti alla distribuzione organizzata che al massimo può offrire sconti, ma non certo qualità. La sfida ce la potremmo giocare sul piano della professionalità e delle competenze. Oggi la tax credit viene in soccorso di chi ristruttura l’impresa, credo invece che si dovrebbero mettere in pista azioni di sostegno alla cultura favorendo i progetti per l’organizzazione di eventi culturali legati al libro ed i percorsi di collaborazione con le scuole. Ecco in tal senso – conclude Traetta- dovrebbero essere orientate le politiche pubbliche di aiuto alle librerie indipendenti, mettendo in pista – anche attraverso il coinvolgimento delle scuole e delle biblioteche- progetti di promozione del libro e della lettura contro la dittatura dell’information overload.”
A tal fine la Regione Lazio nell’ultimo bilancio ha destinato un milione di euro alle librerie indipendenti ed inoltre ha istituito un fondo dedicato attraverso il quale saranno erogati contributi per tre anni. La Puglia, che è una delle regioni dove si legge meno, ha avviato importanti percorsi di rilancio delle biblioteche comunali ‘Library Community’, progetto per il quale ha investito 120 milioni di euro, ora è importante continuare su questa strada ed incentivare i percorsi di rete tra biblioteche e librerie. Su questo tema l’ALI Confcommercio Taranto avvierà una serie di incontro con i dirigenti scolastici e delle biblioteche comunali.