Il presidente del Consiglio d’Istituto del “Don Bosco” Anna Scredo: «Chiediamo che la nostra scuola non sia oggetto di vessazioni politiche da parte di paesi confinanti»
L’assessore regionale alla Pubblica Istruzione non si è presentato all’audizione in Commissione regionale. Si attendevano delle risposte sulle ragioni che hanno spinto la Regione Puglia ad adottare una decisione in netto contrasto con tutti i precedenti e, peraltro, in contrasto anche con le indicazioni dell’Usr regionale, ovvero la decisione di prevedere, in caso di accorpamento fra gli istituti “Don Bosco” di Manduria e “Morleo” di Avetrana, la dirigenza nella scuola (la “Morleo” di Avetrana) con il minor numero di iscritti.
«Abbiamo chiesto e sostenuto la nostra volontà anche grazie al sostegno delle tantissime firme raccolte» scrive nel proprio profilo facebook la presidente del Consiglio d’Istituto del “Don Bosco” Anna Scredo. «Peccato soltanto che l’assessore regionale alla P. I. Sebastiano Leo fosse il grande assente, purtroppo non solo in questo caso, ma anche nei precedenti.
Noi chiediamo pari trattamento; chiediamo che la nostra scuola non sia oggetto di vessazioni politiche da parte di paesi confinanti; chiediamo che vengano seguite le linee guida sugli accorpamenti così come sempre è stato fatto.
Ringraziamo il consigliere regionale Luigi Morgante, unico sostenitore della nostra causa, volontariamente assenti altri interpellati, che si sta battendo affinché il nostro paese non venga ulteriormente vessato.
Questo non è un problema della nosstra scuola ma dell’intera comunità.
Prosegue pertanto la nostra raccolta firme per la richiesta di modifica del decreto regionale. Sostenete con la vostra firma la nostra è vostra causa. Ringrazio tutti i genitori della scuola e i miei meravigliosi amici che volontariamente hanno collaborato e sostenuto fin dal primo istante».