Successo per l’Operazione Spiagge Pulite
Spiagge e aree delle Riserve Naturali ripulite non solo da rifiuti e da tantissima plastica, ma anche da ben tre ordigni bellici (di cui due inesplosi) risalenti molto probabilmente al periodo del secondo conflitto mondiale.
Oltre ogni più rosea aspettativa il consuntivo dell’Operazione Spiagge Pulite, messa in atto sinergicamente, sabato mattina, da diversi enti e da numerose associazioni di Manduria, Avetrana ed Erchie. Intervento pianificato, nei giorni scorsi, nel corso di costruttivo tavolo tecnico avvenuto tra il Lgt. Cosimo Di Napoli della Capitaneria di Porto di Taranto, Alessandro Mariggiò, direttore delle Riserve Naturali, e Jonathan Tieni, presidente della Lega Navale di Torre Colimena, mentre si discuteva delle prospettive future per il territorio. All’iniziativa hanno poi aderito anche i Comuni di Manduria e Avetrana, le Pro Loco dei due centri, il circolo Legambiente di Manduria, l’associazione Miyagi di Erchie e l’ARIF.
Tantissimi i volontari, che sono stati coordinati dal maresciallo Cosimo Di Napoli e dal Secondo Capo Alessandro Pellicoro per la Capitaneria di Porto, da Alessandro Mariggiò per le Riserve e da Jonathan Thieni e Massimiliano Nigro, rispettivamente presidente e vice presidente della Lega Navale di Torre Colimena.
«L’iniziativa ha prodotto la raccolta di una quantità indefinita di rifiuti, per lo più frammenti o oggetti di plastica» è riportato in una nota degli organizzatori. «Ad animare il già nutrito entusiasmo dei partecipanti è stato il rinvenimento in sequenza, sulla spiaggia di Torre Colimena, di almeno tre presunti ordigni bellici (in avanzato stato di ossidazione dovuto all’ambiente altamente salino), risalenti probabilmente alla Seconda Guerra Mondiale, due dei quali appaiono come semi integri nella loro struttura. Un altro invece risulta divelto e circondato da frammenti poichè presumibilmente già detonato a suo tempo».
Gli uomini della Capitaneria hanno pertanto proceduto a fare i dovuti rilievi e segnalarne la presenza agli artificieri della Marina Militare. Nel frattempo il personale della Lega Navale ha circoscritto l’area e si occuperà del monitoraggio, d’intesa con la Polizia di Stato, fino all’intervento degli artificieri.
«E’ deducibile che un tale ed eccezionale ritrovamento sia dovuto in primis alla conseguenza delle violente mareggiate verificatesi nel novembre scorso, che hanno fatto sì che molti reperti nascosti siano riaffiorati dopo decenni, e sia per il fitto rastrellamento della zona ad opera dei tantissimi partecipanti».