La Procura di Brindisi ha chiesto il processo per una donna di 37 anni accusata di atti persecutori nei confronti del marito 44enne
La Procura di Brindisi ha chiesto nei giorni scorsi il rinvio a giudizio di una 37enne di Oria, per il reato di atti persecutori nei confronti del marito 44enne, anch’egli di Oria e appartenente alle forze dell’ordine.
Quest’ultimo ha denunciato di aver dovuto cambiare il proprio stile di vita a causa dei comportamenti della moglie, essendo sprofondato «in un perdurante stato di preoccupazione e ansia per la sua stessa incolumità».
In particolare, secondo l’accusa, la donna si sarebbe resa autrice di diversi danneggiamenti nella casa coniugale e avrebbe seguito e spiato il coniuge.
Tra le altre cose - secondo le accuse -, avrebbe abbattuto un muro dell’abitazione, rotto una chiave nella toppa della serratura, manomesso l’antenna della tivù e gli impianti dell’allarme e delle telecamere di sorveglianza, tentato di allagare l’appartamento.
In un’occasione, sempre secondo le accuse, si sarebbe scagliata per strada contro l’uomo, poi costretto a rifugiarsi in casa per evitare la colluttazione; in un’altra si sarebbe impossessata di tutti i vestiti della figlia minore per impedirle di trascorrere una vacanza col padre; in un’altra ancora avrebbe posato sul letto un mazzo di fiori finti per intimidire il coniuge.
Questi, in precedenza, aveva chiesto la separazione con addebito dalla stessa, avendone scoperto e, a quanto pare, documentato, una relazione extraconiugale. Secondo il marito, le condotte della moglie potrebbero essere state provocate da una reazione alla sua scoperta ma sono vicende che saranno chiarite in ogni suo aspetto nell’eventuale processo per stalking a carico della donna o già nel corso dell’udienza preliminare.
La pubblica accusa è sostenuta dal sostituto procuratore Giovanni Marino, che ha chiesto il rinvio a giudizio dell’indagata, anche sulla scorta delle indagini condotte dai carabinieri della Stazione di Oria che avevano raccolto la denuncia del marito.
L’udienza preliminare sarà celebrata il 12 maggio dinanzi al Gup Tea Verderosa.
L’uomo - dal canto suo - si riserva la costituzione di parte civile nell’eventuale processo.
Una vicenda che in Oria ha destato un certo scalpore dal momento che i protagonisti sono persone abbastanza conosciute.
Sarà il giudice, dunque, sula scorta delle indagini dei militari dell’Arma e della denuncia dell’ex marito, a decidere se rinviare a giudizio o meno la donna.