Un’azienda attenta all’eco-sostenibilità e all’imprenditorialità giovanile. I ragazzi stimano un risparmio di circa 4000 bottigliette al mese
È venuto a Lecce, presso la sede “Costa” dell’Istituto “Galilei-Costa-Scarambone”, Pietro Santoro, amministratore delegato della SAFIM di Modena, il quale ha voluto consegnare personalmente le300 borracce in alluminio che la sua azienda ha donato agli studenti della scuola salentina. L’idea è partita dagli “ECOisti”, i giovanissimi startupper della classe 3°A SIA, i quali, tra le tante iniziative in cantiere, hanno anche la seria intenzione di eliminare totalmente l’uso delle bottigliette in plastica nella loro scuola. Considerando una media di 150 bottigliette acquistate al giorno, i ragazzi stimano un risparmio mensile che sfiora le 4.000 unità.
«Vogliamo eliminare l’uso delle bottigliette di plastica a scuola – hanno dichiarato i ragazzi ECOisti di Lecce – ed il nostro progetto prevede due passaggi fondamentali. Il primo era quello di dotare tutti gli studenti della nostra sede con borracce in alluminio così da utilizzarle al posto della plastica ed il secondo è quello di concordare con la scuola e con il fornitore del vending la possibilità di avere un erogatore di acqua potabile, utile per il riempimento delle borracce a costo ridotto. Il primo step è stato abbondantemente e felicemente superato grazie alla generosità del Dott. Santoro che, quando ha saputo della nostra richiesta, non ha esitato un minuto e ci ha subito fatto sapere che le borracce ci sarebbero state fornite gratuitamente dalla Safim. Ora stiamo procedendo alla soluzione del secondo step.»
«Dal canto nostro – ha aggiunto Pietro Santoro, AD di Safim – siamo particolarmente sensibili sia al tema dell’eco-sostenibilità che a quello dell’impegno giovanile nel campo dell’imprenditorialità innovativa. I ragazzi “ECOisti” sono infatti uno dei tanti esempi di piccole startup economiche e sociali che la scuola leccese porta avanti con tutti i suoi studenti. Riteniamo che una forte interazione tra il mondo scolastico e quello operativo delle imprese sia oggi fondamentale, se non indispensabile, per avere, da un lato, giovani preparati ad affrontare le competenze e le mansioni del futuro e, dall’altro, aziende che riescono a soddisfare il loro fabbisogno in termini di nuova forza lavoro.»
Una bella storia, insomma, su tutti i fronti. Ambiente, natura e imprenditorialità giovanile ringraziano.