lunedì 23 dicembre 2024


10/02/2010 12:35:37 - Manduria - Cultura

«La scuola non ci ha mai costretti a restare sino a tardi alle prove: non eravamo diventati di proprietà della scuola»

 
Il 3 febbraio è stato pubblicato l’intervento di Carolina Giuliano, mia madre, relativo al progetto teatrale dell’Istituto Jack London di Manduria, che da anni si impegna nella realizzazione di quest’attività, riuscendo sempre a portare in scena uno spettacolo di alto livello artistico, culturale e morale, in questo caso “Romeo & Giulietta” di W. Shakespeare. Il lavoro, l’impegno e l’amore che io e il mio gruppo abbiamo messo nella realizzazione di un’esperienza così importante e significativa, è stato sminuito tra le righe di quell’articolo, in cui, inoltre, si lascia intendere che sia bastato solo un progetto scolastico per far incrinare i rapporti tra mia madre e me. Durante le prove, la scuola non era un bunker in cui ci costringevano a rimanere, non eravamo diventati “proprietà della scuola” , ma ognuno di noi, indistintamente e senza costrizioni ha dato tutto se stesso: ogni giorno, ogni momento, ogni attimo è servito non solo a raggiungere il nostro traguardo, cioè essere perfetti in scena, ma soprattutto ad acquisire quei valori che un libro non potrà mai insegnare, come essere uniti, impegnarsi, superare ostacoli, paure ed arrivare ad una meta … insieme! Questo è stato possibile grazie a chi si è dedicato completamente a questo progetto, inserito nel POF: a partire dagli alunni, i professori, fino al regista Pasquale Nessa che ci ha trasformati in piccoli- grandi attori pronti ad imparare non solo a stare sul palcoscenico, ma principalmente a vivere. L’esperienza teatrale ha cambiato positivamente me e tutti coloro che vi hanno partecipato ed è in merito a tutto questo se siamo riusciti ad emozionarci ed emozionare chi, il 28 gennaio ha guardato lo spettacolo e ci ha applaudito, rendendoci per un attimo, partecipi della loro vita, delle loro sensazioni, dei loro sogni.
Questo progetto è stato molto costruttivo: ci ha resi dei ragazzi migliori e mi ha insegnato ad affrontare la realtà puntando in alto: ecco perché ho deciso di scrivervi e chiarire le mie posizioni, quelle dell’istituto e di tutti coloro che hanno contribuito affinché il progetto potesse realizzarsi al meglio.
Grazie a tutti quelli che hanno condiviso con me questo percorso, perché ognuno mi ha dato un po’ di se stesso con semplicità e sincerità!
Ecco … è stata questa la magica atmosfera del “nostro” Romeo & Giulietta …
                                                                                    
                                                                          
Grazia Carrassi
 
 
 
Cara Grazia,
abbiamo con piacere pubblicato le tue riflessioni.
Se possiamo, un unico fraterno consiglio. Dici che questo lavoro teatrale vi ha insegnato anche ad essere uniti, per affrontare e superare tutti gli ostacoli.
Non dimenticare, però, che è importante che anche la famiglia resti unita. Perché il lavoro teatrale e la scuola, prima o poi, finiscono. La famiglia, invece, deve restare indissolubile nel tempo. Non crede?
La redazione
 










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