«Si invade temporalmente il campo di azione della nuova Amministrazione»
«Inopportuno e irrispettoso l’avviso pubblico della Commissione straordinaria sulla gestione degli eventi da realizzare nel 2020».
E’ quanto sostenuto in un comunicato, che vi proponiamo integralmente, dal movimento politico culturale “Città Più”.
«In merito al recente Avviso Pubblico emanato dai Commissari Straordinari del Comune di Manduria, avente per oggetto “eventi da realizzare nel corso dell’anno 2020” e rivolto ad “associazioni, soggetti pubblici e privati che svolgono attività socialmente rilevanti”, l’associazione politico culturale Città Più ritiene tale iniziativa estremamente inopportuna nonché irrispettosa per la nuova amministrazione che si insedierà a Manduria nei prossimi mesi a seguito di regolari elezioni. Infatti con questo bando, che riguarda l’intero anno 2020, si “invade” temporalmente il campo di azione della nuova Amministrazione, la quale in merito agli eventi di animazione ha il diritto-dovere, in base al programma elettorale e al mandato ricevuto dagli Elettori, di operare al meglio e liberamente, senza “subire” scelte o condizionamenti ad opera della gestione commissariale, il cui mandato scadrà definitivamente tra pochi mesi» si legge nel comunicato. «A ciò si aggiunge un’altra considerazione non di minore importanza: Città Più considera gli eventi artistico-culturali e di promozione del territorio fondamentali per lo sviluppo turistico della città. Ne deriva, pertanto, che programmazione, qualità e tipologia degli eventi debbano essere attentamente inseriti in una attività di “progettazione preventiva” dell’offerta culturale. Se l’obiettivo è quello di attirare turisti e visitatori nella nostra città, con tutte le ricadute benefiche che derivano per le attività produttive coinvolte e quindi per l’intera comunità, che tipo di eventi occorre organizzare? Quale “regia” deve coordinarli e su quali criteri di scelta? Con quale strategia di comunicazione? Sono queste alcune delle domande che secondo Città Più dovrebbe porsi la futura amministrazione su questo argomento, e la risposta potrebbe essere ben diversa, sia nel metodo che nei contenuti, da quella dell’Avviso Pubblico, che si basa unicamente sulla spontanea e libera iniziativa delle associazioni. Si ribadisce pertanto che tale iniziativa della gestione commissariale lede il diritto di autonomia gestionale della prossima amministrazione su un campo di intervento, quello turistico-culturale, che richiede una oculata progettazione. Diversamente si rischia di operare una forzatura di natura squisitamente politica, irrispettosa dei cittadini e delle loro future indicazioni politiche. Città Più auspica pertanto un ripensamento con il conseguente annullamento dell’avviso pubblico in questione».