Altre ricerche si concentrano sugli anticorpi ricavati dal sangue delle persone guarite
Accelera in tutto il mondo la corsa per trovare terapie efficaci contro il coronavirus. Si tratta di almeno un’ottantina di test clinici, dalla Cina all’Europa e agli Usa, mentre l’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, punta a predisporre un protocollo standard in grado di unificare i parametri di laboratorio a livello internazionale.
Al momento i casi più gravi, anche in Italia, vengono trattati con una combinazione di due farmaci contro l’Hiv, il virus che scatena l’Aids: si tratta del lopinavir e del ritonavir, già utilizzati in passato per ridurre la carica di altri virus potenzialmente pandemici, come quelli che hanno provocato la Mers e Sars. Ora in Cina si studiano anche gli effetti di un terzo antivirale, il remdesivir, in un mix con la clorochina, un farmaco per la malaria, ma – sottolineano gli specialisti – non sono ancora disponibili risultati definitivi e i test sono avvenuti soltanto in vitro, vale a dire su colture cellulari.
Altre ricerche, che sembrano abbastanza promettenti, si concentrano sugli anticorpi ricavati dal sangue delle persone guarite dal Covid-19 e, intanto, proseguono le ricerche con le cellule staminali. Non mancano nella lista delle sperimentazioni gli esperimenti con sostanze tipiche della medicina tradizionale cinese e in molti laboratori – soprattutto negli Usa – si lavora a copie sintetiche del coronavirus per cercare di identificarne tutti i segreti e i punti deboli.