«Nella discarica di Manduria non va solo l’indifferenziata, ma valanghe di rifiuti organici prodotte dalle province di Taranto e Brindisi»
«Per Borraccino l’aumento della Tari è colpa di Fitto. E perché non di Romolo e Remo? Di questo passo lo scaricabarile degli assessori di Emiliano tornerà indietro alla notte dei tempi, fino ad Adamo ed Eva. Tutto, pur di non intestarsi l’impennata della tassa sui rifiuti che i cittadini di Manduria, Pulsano, Lizzano e di altri 26 comuni limitrofi, troveranno nella prossima bolletta».
Lo dichiara Francesca Franzoso consigliere regionale, dopo la replica di Mino Boraccino sull’aumento Tari per 29 comuni che smaltiscono i rifiuti a Manduria.
«Del tutto singolare, poi, che sull’aumento delle tariffe per il conferimento dei rifiuti nella discarica Manduria Ambiente - comunicato da Ager ai 29 comuni della provincia di Taranto e Brindisi- intervenga, anziché l’assessore competente, il vassallo locale di Emiliano che, evidentemente, ha una delega territoriale (assessore per Taranto) e non al ramo.
L’assessore di lotta e di potere, interviene, anziché per risolvere il problema, per scaricarlo su chi c’era quindici anni fa.
Al netto del tentativo poco commendevole di dissimulare l’ordinanza di Ager, ossia del braccio armato di Emiliano, va detto che la differenziata in Puglia è solo un grande bluff, poiché nella discarica di Manduria non va solo l’indifferenziata, come Borraccino con incompetenza afferma, ma valanghe di rifiuti organici prodotte dalle province di Taranto e Brindisi. Proprio come disposto con ordinanza da Michele Emiliano, in violazione Aia.
A scontare gli effetti di una politica incapace e inconcludente, che in 5 anni non è stata in grado neppure di approvare il Piano regionale dei rifiuti, saranno i cittadini, con gli aumenti delle prossime cartelle Tari».
Francesca Franzoso
consigliere regionale