domenica 24 novembre 2024


11/03/2020 09:47:06 - Salento - Attualità

Chiarita la natura sostanzialmente “autoctona” dell'infezione da coronavirus in Italia smentendo le ipotesi di una sua “importazione” da un altro Paese Ue

La trasmissione dell’infezione da Covid-19 «è avvenuta in Italia per tutti i casi, ad eccezione dei primi tre segnalati dalla Regione Lazio che si sono verosimilmente infettati in Cina». È quanto conclude un'indagine epidemiologica sul coronavirus condotta dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss) e contenuta nell'approfondimento che pubblicato sul portale dell'epidemiologia per la Sanità pubblica Epicentro.

La catena dei contagi parte dall’Italia

È stata poi segnalata dalla Regione Lombardia, rileva l’Iss, «una persona di nazionalità iraniana, tuttavia non è stato indicato dove possa essere avvenuto il contagio anche se la persona si è verosimilmente infettata in Iran». Attualmente, si legge nel documento basato sulla situazione alle ore 10 del 9 marzo 2020, «non è possibile ricostruire, per tutti i pazienti, la catena di trasmissione dell’infezione. La maggior parte dei casi segnalati in Italia riportano un collegamento epidemiologico con altri casi diagnosticati in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, le zone più colpite dall'epidemia».

Lo stato clinico è disponibile solo per 2.539 casi, di cui 518 (9,8%) asintomatici, 270 (5,1%) pauci-sintomatici, 1.622 (30,7%) con sintomi per cui non viene specificato il livello di gravità, 1.593 (30,1%) con sintomi lievi, 297 (5,6%) con sintomi severi, 985 (18,6%) critici. Il 21% dei casi risulta ospedalizzato, e tra quelli di cui si conosce il reparto di ricovero (1.545) il 12% risulta in terapia intensiva. L'età mediana è di 69 anni (0-18 anni: 0%; 19-50 anni: 10%; 51-70 anni: 46%; >70 anni: 44%).











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