Allestito sul sito dell’istituto un’apposita e dettagliata sezione dedicata alla didattica a distanza, contenente video tutorial e istruzioni operative per la gestione della Gsuite for Education, a vantaggio di tutti, docenti, alunni e famiglie
Negli istituti scolastici di tutta Italia si respira un’aria irreale, improvvisamente mutata, a tratti spettrale: aule silenziose, corridoi vuoti, distributori delle merendine spenti. La scuola, luogo di crescita, di confronto, “palestra della vita” per tanti giovani studenti, a causa della tristemente nota emergenza epidemiologica mondiale in corso, è costretta a fare a meno dell’indispensabile ruolo educativo del rapporto interpersonale, intergenerazionale, oltre che tra pari.
Eppure, nonostante il silenzio assordante dei locali dell’istituto “L. Einaudi” di Manduria, nel giro di pochi giorni, si è registrato un notevole fermento e una mobilitazione di professionalità da parte di tutti i docenti, che hanno adottato strategie didattico-metodologiche nuove, fino a qualche tempo fa intese come possibili modalità di gestione della didattica, non di certo le uniche.
Con grande solerzia, l’animatrice digitale della scuola, la prof.ssa Gabriella Di Palma, ha allestito sul sito dell’istituto (www.einaudimanduria.edu.it) un’apposita e dettagliata sezione dedicata alla didattica a distanza, contenente video tutorial e istruzioni operative per la gestione della Gsuite for Education, a vantaggio di tutti, docenti, alunni e famiglie.
E così, in pochissimo tempo, al fine di garantire il diritto all’istruzione e alla formazione, i docenti dell’Einaudi hanno creato piattaforme didattiche on line di condivisione dei materiali, classi “virtuali”, all’interno delle quali vi sono i nostri alunni di sempre, con le loro potenzialità, fragilità e talenti. Le lezioni sono filtrate dalla schermo di un pc, eppure le dinamiche emotivo-relazionali sono le stesse, la mission degli insegnanti rimane la stessa, come anche la loro determinazione e passione.
In questo delicato momento la dirigente Anna Maria Gabriella Mele presidia instancabilmente ogni processo, ha provveduto a curare la formazione base dei docenti, comunica costantemente con le famiglie e con gli studenti, oltre che in maniera ufficiale, tramite il registro elettronico, per mezzo anche delle pagine social della scuola, affinché i ragazzi e i genitori non si sentano soli e smarriti e siano consapevoli che la scuola rimane la principale agenzia educativa, insieme alla famiglia, anche in una situazione tanto critica.
E i ragazzi? Gli stessi di sempre, qualcuno sonnecchia, alcuni “confezionano” le scuse più simpatiche per evitare di seguire le videolezioni, altri (la maggior parte, fortunatamente) si mostrano ligi ai propri “doveri on line”. Probabilmente, a giugno avranno appreso contenuti disciplinari più ridotti, ma avranno occhi e cuori nuovi, più sensibili e attenti a ciò che conta davvero, nella vita; saranno cresciuti e maturati, soprattutto in termini di responsabilità e autonomia.
In attesa che quel momento arrivi, l’istituto “L. Einaudi” non smetterà di ripetere loro che #andrà tutto bene.