Una vittima in provincia di Lecce (77 anni), 6 in provincia di Brindisi (77, 71, 82, 54, 87, 79 anni), 8 in provincia di Foggia (86, 92, 80, 77, 57, 89, 74, 75 anni) e 2 in provincia di Bari (92 e 74 anni)
Le analisi dei dati sul coronavirus Continuano e i decessi aumentano. Con il completamento del monitoraggio dei casi in Puglia i deceduti arrivano a quota 65 quando fino a ieri la casella era ferma a 48. Ben 17 nuove vittime presenti nelle tabelle di Regione e Protezione civile a fronte di un aumento dei casi analizzati.
Uno in provincia di Lecce (77 anni), 6 in provincia di Brindisi (77, 71, 82, 54, 87, 79 anni), 8 in provincia di Foggia (86, 92, 80, 77, 57, 89, 74, 75 anni) , 2 in provincia di Bari (92 e 74 anni). I positivi ai tamponi del 26 marzo invece si confermano bassi: appena 89 su 968 analisi (il 9,19%), con un aumento dell'8,14% rispetto a ieri
Per la divisione dei nuovi per province una cinquantina di quelli catalogati come “per i quali è in corso l'attribuzione della relativa provincia” sono stati collocati. Ora i totali dei casi della provincia di Bari salgono a 387 (28 nuovi + 23 riassegnati), Foggia 305 (12+16), Lecce 177 (12+1), Brindisi 122 (3 nuovi+3 ricollocati), Bat 85 (20+7), Taranto 74 (17+1). Restano ora da assegnare altri 18 (4 sono di oggi) casi e 14 sono quelli dei residenti fuori regione.
Poco meno dei mille tamponi quotidiani previsti in Puglia, dunque. Ma la rete dei laboratori intanto sale a dieci in tutto il territorio e da domani partiranno i lavori anche a Brindisi all'ex ospedale Di Summa. Un allargamento che deve però andare di pari passo con l'approvvigionamento di reagenti su cui invece il presidente Michele Emiliano chiede un maggior contributo.
E sulla divisione territoriale dei dati i sindaci chiedono maggiori informazioni alla Regione. Dopo l'esperimento comunitario dei primi cittadini del Brindisino, uniti in una chat Whatsapp per scambiarsi informazioni su concittadini trovati positivi o in quarantena, anche i colleghi della provincia di Lecce si fanno sentire.
La divisione per città, al momento, è affidata alla lettura delle mappe fornite quotidianamente nel bollettino epidemiologico della Regione in cui il singolo territorio è colorato a seconda della fascia di casi a cui appartiene. E in alcuni casi i Comuni non sono in possesso delle stesse informazioni.