MANDURIA - La foto del proprio bar chiuso e le riflessioni, improntate all'ottimismo, di Franco Calò
«Immagino già l’annuncio che il virus sarà stato vinto: ci sarà da rimboccarci le maniche, ma potremo finalmente rimetterci in moto»
«Vedere il bar chiuso, sedie e divanetti accatastati, vetrine spente, un silenzio quasi irreale, non mi fa stare bene.
Questo post non vuol essere una polemica. L’aspetto più doloroso di questo dannato virus è rappresentato dalle tante persone che ci stanno lasciando, da quelle chiuse in casa che cominciano a non sapere più come fare ad andare avanti… La foto di un bar chiuso può sembrare quasi una foto irriverente, in questo momento stonata. Ma questa visione, per me, è come un pugno alla bocca dello stomaco! Mi ricorda tutte le attività, purtroppo chiuse. Dal più piccolo negozietto di periferia all'azienda con migliaia di dipendenti… Mi ricorda questa bastarda sciagura che ci è caduta addosso..
Per fortuna nella mia vita ho sempre pensato in positivo. Più che pensare mi è sempre piaciuto SOGNARE. Fermarmi, chiudere gli occhi e sognare. Quel genere di sogno positivo che ti dà la forza di andare avanti anche quando sembra che tutto ti vada contro.
È per questo che, seduto su un divanetto, mentre guardo le sedie accatastate e la serranda chiusa, mi piace pensare... immaginare il giorno in cui tutto questo finirà.
Sto già sentendo nelle mie orecchie l’ennesima conferenza stampa in cui annunceranno che l’emergenza è passata, che si può riaprire, tornare alla vita normale, tornare a produrre. rimettere tutto in moto. Vedo i divani a posto, le vetrine accese, la serranda che si alza. La gente finalmente libera di sorridere e salutare, senza più queste dannate mascherine, che bloccano i sorrisi e fanno vedere solo occhi preoccupati. Significherà che il peggio è alle spalle, che ci sarà da rimboccarci le maniche, ma che potremo finalmente rimetterci in moto. Ricominciare ad uscire, a lavorare tutti, a riabbracciarci..Sarà il primo passo per poter urlare CE L'ABBIAMO FATTA!
#celafaremo».
Franco Calò