Anche al tempo di Covid 19, gli agricoltori sono costretti a fare ronde notturne per salvare dalla “mani” della criminalità piante, mezzi agricoli e prodotti
Taglio di ulivi monumentali per ricavarne legna da ardere e blitz notturni nelle campagne per portare via barbatelle del Primitivo di Manduria e pali per spalliere.
Anche al tempo di Covid 19, gli agricoltori sono costretti a fare ronde notturne per salvare dalla “mani” della criminalità piante, mezzi agricoli e prodotti. Veri e propri saccheggiamenti nelle terre del Primitivo, che vengono denunciati da Coldiretti, che chiede l’istituzione di una cabina di regia delle forze dell’ordine, un sistema interforze che affronti in maniera strategica, ferma e dura il problema della criminalità nelle campagne.
«E’ inaccettabile non poter far nulla per i nostri agricoltori che, anche in questo momento difficile dal punto di vista economico e personale a causa del virus, sono costretti» denuncia Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Taranto, «a rinunciare alla proprie famiglie per presidiare le campagne con ronde diurne e notturne. Il fronte dell’illegalità è sempre più ampio e riguarda la proprietà fondiaria, le infrastrutture di servizio all’attività agricola e, non da ultime, le produzioni agricole ed agroalimentari, piante giovani ma anche ulivi monumentali. I reati contro il patrimonio rappresentano la “porta di ingresso principale” della malavita organizzata e spicciola nella vita dell’imprenditore e nella regolare conduzione aziendale».
Coldiretti denuncia il barbaro e criminale taglio degli ulivi monumentali, localizzato soprattutto nell’agro di Sava e Manduria: una vera e propria strage ad opera di gruppi criminali che tagliano gli ulivi secolari di inestimabile valore per rivendere la legna ricavandone poche decine di euro. Poi ancora il taglio dei ceppi e dei tendoni dell’uva da tavola e da vino e i furti di barbatelle e produzioni agricole di pregio che interessano sia la zona orientale a Manduria, Sava, Maruggio che quella occidentale, con in testa Castellaneta e Palagiano.