Raccolti esposti dei parenti degli anziani. Per la struttura brindisina, la Asl ha chiesto il commissariamento
Sono due le strutture per anziani, nelle province di Brindisi e Lecce, in cui si sono verificati numerosi casi di contagio da Coronavirus. Una è la casa di riposo «La Fontanella» a Soleto dove si sono verificati 12 decessi tra i circa 90 ospiti contagiati, mentre sono 14 gli operatori sanitari infetti. Sulla struttura di Soleto la Procura di Lecce indaga con due inchieste: una amministrativa, con l'invio di ispettori ministeriali; e una penale. La Procura ha anche raccolto gli esposti dei parenti degli anziani e ha delegato ulteriori accertamenti ai carabinieri del Nas.
C'è poi la residenza sociosanitaria «Il Focolare» a Brindisi. Qui sono 102 i casi accertati (59 ospiti e 43 operatori), quasi tutti asintomatici e al momento isolati e curati nella stessa struttura. La Procura non ha avviato indagini, ma la Asl di Brindisi ne ha chiesto il commissariamento.
Il problema, in tutti i casi, resta la difficoltà di reperire personale per garantire agli ospiti i livelli di assistenza necessari. La Asl di Brindisi ha anche predisposto un piano per l'eventuale sgombero della casa di riposo, qualora peggiori lo stato di salute delle persone contagiate tanto da richiedere il ricovero in ospedale.
AL VIA UNA GESTIONE ASSISTITA - E’ stata decisa dalla Regione Puglia una «gestione assistita» della Residenza socio-assistenziale per anziani «Il Focolare» di Brindisi che prevede il subentro della Asl di Brindisi che affiancherà i gestori privati nell’assistenza sanitaria agli ospiti positivi al Coronavirus. La Asl, ieri, ne aveva chiesto il commissariamento dopo che 102 persone (59 anziani e 43 operatori) sono stati contagiati. In questo modo la cura di quanti sono positivi al Covid-19 potrà essere assicurata all’interno della stessa Rssa, qualora non dovesse rivelarsi indispensabile il ricovero in ospedale. Potranno anche proseguire i servizi di ordinaria gestione.
Intanto i responsabili della struttura, attraverso i legali Amilcare Tana e Michele Bonsegna, chiariscono in una nota la correttezza del proprio operato. Spiegano di aver subito, già a febbraio, sospeso le visite degli esterni, di aver fornito ai lavoratori i dispositivi di protezione e predisposto la rotazione del personale secondo gruppi di lavoro. «Riteniamo - è scritto nella nota - di poter serenamente sostenere che il Focolare abbia agito nel rispetto delle disposizioni di legge impartite e al massimo delle proprie possibilità nella vorticosa evoluzione dell’emergenza».